Isochimica: lavoratori prima avvelenati, poi abbandonati

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“L’Isochimica di Avellino è uno scempio che deve essere sanato. Da oltre trenta anni si attende la bonifica dell’amianto prodotto dall’attività di messa in sicurezza delle carrozze ferroviarie provenienti da Firenze. Ben 237 lavoratori aspettano giustizia per le condizioni senza sicurezza in cui sono stati costretti a lavorare durante la scoibentazione delle carrozze dall’amianto tramite “scorticamento”, senza alcuna protezione e senza alcun impianto di aspirazione direttamente sui binario. Sono state bonificate 2700 carrozze da 50 mila tonnellate di amianto al costo di molti operai morti e centinaia ammalati”.
I membri M5S della commissione Rifiuti in missione in Campania sottolineano come: “Oggi questi lavoratori sono disoccupati, con difficoltà a trovare un nuovo lavoro, proprio perché la prolungata esposizione ha reso instabile il loro stato di salute; senza i 35 anni di contribuzione e i 62 anni di età, sono privati anche del diritto ad una pensione. Ad un’attenta analisi di ventilazione polmonare si è appurato, però, che questi lavoratori hanno una presenza fino a 2500 fibre di amianto su mm cubo nel fluido polmonare, vale a dire un’esposizione lavorativa di 150 anni di un lavoratore tutelato a norma di legge!”.