Università: Governo difende clientele e baronie
Roma, 9 dicembre 2015 – “La bocciatura del nostro emendamento, attraverso il quale chiedevamo di introdurre il requisito dell’abilitazione scientifica nazionale per la chiamata diretta dei professori universitari, è un bel regalo del governo al clientelismo e alle baronie che, troppo spesso, infestano i nostri atenei”.
Così i deputati M5S in commissione Cultura .
“Attraverso l’emendamento, a prima firma Gianluca Vacca, chiedevamo infatti di arginare la deriva clientelare che potrebbe determinarsi con la chiamata diretta dei docenti universitari, prevista nella legge di Stabilità, introducendo come requisito il possesso dell’abilitazione scientifica nazionale. Niente da fare: governo e maggioranza hanno bocciato la nostra proposta che non avrebbe in alcun modo coinvolto la chiamata diretta, già prevista dalla legge, di quei soggetti che, per comprovato prestigio scientifico, meritino di essere chiamati direttamente dalle università.
Restando così le cose, invece, gli atenei potranno effettuare la chiamata diretta anche tra quanti l’anno scorso non hanno superato l’ASN. Tutto questo rende meno efficaci le politiche di contrasto al clientelismo negli atenei, una piaga rispetto alla quale questi partiti chiaramente non intendono mettere becco”.