Caso Cervia: M5S, famiglia rinuncia a risarcimenti per salvare processo

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ROMA 17 DICEMBRE 2015 – “No alla prescrizione del caso del rapimento di Davide Cervia, la famiglia è pronta a rinunciare a qualsiasi richiesta di risarcimento pur di far sì che si svolga il dibattimento e si arrivi alla verità. Perchè la verità non può andare in prescrizione”. Lo annuncia la senatrice del Movimento 5 Stelle Elena Fattori, che si trova presso la sezione civile del Tribunale di Roma dove si sta svolgendo l’udienza istruttoria del procedimento. L’esponente pentastellata segue da vicino le vicende dei famigliari del sottoufficiale della Marina militare italiana, massimo esperto di guerra elettronica per la Nato rapito il 12 settembre 1990 a Velletri e da allora sparito nel nulla.
“E’ stato solo grazie alla loro tenacia che oggi sappiamo chi era Davide e perchè è stato rapito- spiega la senatrice Fattori- Davide era uno sottoufficiale della Marina Militare italiana, tra i più validi esperti in Europa di guerra elettronica, tanto da riconoscergli un livello di massima segretezza Nato. Guerre elettroniche, proprio come la Guerra del Golfo, scoppiata proprio quando Davide è stato rapito”.
“Per i servizi segreti la pista più probabile è sempre stata quella del rapimento per scopi militari : un uomo venduto a Paesi in guerra proprio per le sue straordinarie competenze insieme alle armi che solo lui come pochi sapeva usare” continua la senatrice del Movimento 5 Stelle.
” Ad oggi le interrogazioni e interpellanze presentate dai membri del Copasir del Movimento 5 Stelle Crimi, Marton, Tofalo sono ancora senza risposta” continua l’esponente del M5S.
“Lo Stato ha abbandonato lui e la sua famiglia. Ora il processo che vede imputati il Ministeri della Difesa e della Giustizia per le loro riconosciute responsabilità nella vicenda rischia di morire, per la mannaia della prescrizione” denuncia l’esponente del Movimento 5 Stelle. “La famiglia chiede che non sia immediatamente eccepita la prescrizione e si consenta almeno lo svolgimento del dibattimento. La famiglia di Cervia è consapevole che nessun risarcimento potrà essere riconosciuto , nè questo è l’intento della famiglia. Quello che si vuole è che ci sia un luogo istituzionale,. l’aula del processo, dove emerga la verità. La verità non può andare in prescrizione” conclude la Fattori annunciando che “oggi . la famiglia di Davide Cervia ufficializzerà la rinuncia della richiesta di risarcimento danni per attivare ogni economia e via possibile per far svolgere il processo” .