Disabili: governo dimentica emergenza nelle scuole pubbliche


Quella degli studenti disabili nelle scuole pubbliche è una realtà nota, che diventa emergenza a causa di una cronica mancanza di fondi che impedisce una vera integrazione e mina il diritto di questi ragazzi alla formazione e all’apprendimento. Eppure questo governo sembra non accorgersene.
Con un emendamento al decreto cosiddetto Scuole Belle, in esame in Commissione Cultura al Senato, il governo stanzia 12 milioni di euro per gli studenti disabili nelle scuole paritarie (circa mille euro per ogni studente), dimenticando totalmente le scuole pubbliche.
Eppure i problemi sono sotto gli occhi di tutti: mancano insegnanti di sostegno qualificati e adeguatamente formati, i ragazzi disabili spesso vengono parcheggiati nelle aule e abbandonati a loro stessi, esclusi dalle attività di formazione al lavoro, accompagnati in bagno da un bidello o da un genitore costretto a correre a scuola; nel peggiore dei casi i ragazzi sono costretti addirittura a rimanere a casa.
Ci sarebbe piaciuto che il governo avesse finalmente aperto gli occhi dinanzi a questa realtà e avesse stanziato fondi anche per la scuola pubblica, in questo modo invece si crea una discriminazione inaccettabile e si dà la sensazione che si voglia usare il pretesto della disabilità per foraggiare ancora una volta le scuole private, che tra Legge 107 e Legge di Stabilità hanno già ricevuto più di 500 milioni di euro.
Di questo passo nella scuola pubblica italiana integrazione e continuità didattica continueranno a rimanere un miraggio. I parlamentari M5S continueranno a raccogliere le storie e le denunce dei genitori di ragazzi disabili che si vedono negato il diritto all’istruzione e continuerà a portare avanti la sua battaglia per una scuola diversa, davvero inclusiva e capace di abbattere ogni barriera e ogni discriminazione.