No profit: è la fine di un mondo

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Finanziarizzazione e privatizzazione dei bisogni dei cittadini, ultimo atto. Si sono conclusi ieri in commissione Affari Sociali alla Camera i lavori della Legge delega sulla riforma del Terzo Settore. Lavori-farsa, dal momento che il Pd non ha presentato neppure un emendamento al testo uscito dal Senato, segnale evidente del fatto che per la maggioranza il provvedimento è blindato e quindi sarà approvato senza modifiche.
Dunque, nessuna possibilità di migliorare il testo e nemmeno di fermare la creazione della Fondazione Italia Sociale, creatura dell’amico e consulente di Renzi Vincenzo Manes, inserita dal Pd al Senato con il supporto fondamentale dei verdiniani.
Nonostante alcuni senatori dei “democratici” si fossero dichiarati contrari all’istituzione di questo strumento – un ibrido pubblico-privato che intanto però partirà grazie a un milione di fondi pubblici -, alla Camera è calato il silenzio e i loro colleghi a Montecitorio si sono adeguati alla regola del silenzio imposta da Palazzo Chigi.
Ma le storture non si fermano qui: il capitolo più preoccupante è quello sulla trasparenza e la prevenzione della corruzione. L’M5S e tutte le realtà del comparto avevano chiesto di affidare la gestione dei controlli su imprese e cooperative sociali all’Agenzia per il Terzo Settore, abolita dal Governo Monti. Il governo invece ha scelto di mantenere la vigilanza in capo al ministero del Lavoro (senza assegnargli un euro in più), il quale fino ad oggi ha dimostrato di saper controllare assai poco.
Resta anche da chiarire se imprese e cooperative sociali, entrando a tutti gli effetti nel mercato dei privati, creeranno un regime di concorrenza sleale nei confronti delle Pmi.
Ad essere chiarissima è invece la volontà del governo: prendere il fortino del no profit e trasformarlo in profit, dando la possibilità ai privati (cooperative in testa) di operare in un regime dove la rete dei controlli sia a maglie larghe. Una volta conquistato il terzo settore il passo successivo e conclusivo, smantellare e privatizzare il servizio pubblico, diventerà molto più semplice.