Uranio, una relazione rivoluzionaria grazie al contributo del M5S

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Oggi è un giorno importantissimo per la lunga, tortuosa e complessa vicenda dell’uranio impoverito e per la salute dei nostri soldati ammalati.
Una giornata importantissima, grazie al supporto fondamentale del M5S.
La relazione intermedia della Commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito ha visto il determinante contributo che il M5S, alla sua prima esperienza in commissione d’inchiesta sull’uranio, ha voluto dare, se non altro per spazzare via ogni ipotesi di sminuirne le potenzialità sulle vicende personali di tanti nostri ragazzi che si sono ammalati per incuria, omertà ed omissioni, nonché per rendere giustizia ai familiari di chi non è più tra noi.
Abbiamo fortemente voluto che venissero inserite nelle tabelle INAIL, che gestirà le domande di riconoscimento delle cause di servizio, le patologie di cui soffrono i militari che sono stati esposti alle particolari condizioni ambientali durante l’impiego lavorativo.
Non più l’amministrazione militare deve occuparti delle cause di servizio dei militari, ma l’Inail.
È una rivoluzione.
«Ci auguriamo che questa prima pietra miliare prodotta sia un punto di partenza, dotato di basi solide, in grado di rimodellare l’iter necessario all’ottenimento delle cause di servizio, con terzietà, imparzialità e soprattutto onestà», è il commento dei due deputati del M5S in Commissione d’inchiesta Giulia Grillo e Gianluca Rizzo.
«In commissione abbiamo avuto massima collaborazione da parte dei consulenti nominati dal presidente Scanu, ci concentreremo affinché non si torni indietro sul principio di nesso causale e sulla tutela di coloro che per anni sono stati costretti ad adire le vie legali per l’ottenimento di un diritto insindacabile» – così Grillo e Rizzo a margine della presentazione della bozza relazione prodotta in seduta plenaria oggi pomeriggio nell’aula di Palazzo San Macuto.