Uranio impoverito: finalmente i militari malati diventano cittadini come gli altri
16 anni. 16 anni di sofferenze, di pellegrinaggi da Erode a Pilato, di delusioni e risposte negative: questa è stata la sorte di migliaia di nostri soldati, che di ritorno dalle missioni all’estero hanno scoperto di essere affetti da malattie gravissime. Ed è stata la sorte, anche, di centinaia di mogli e bambini superstiti di militari scomparsi proprio in seguito a queste malattie.
La Commissione d’Inchiesta sull’Uranio Impoverito, fortemente voluta anche dal M5S, ha oggi finalmente fissato dei principi importantissimi che, ci auguriamo, diventeranno dispositivi di legge, ottenuti grazie all’apporto dei nostri parlamentari. La relazione approvata con 11 voti a favore e solo uno contrario, modifica radicalmente la sicurezza sul lavoro e la tutela previdenziale delle forze armate. Tutto quanto riguarda le cause di servizio dei militari sarà, infatti, sottratto alla giurisdizione dell’amministrazione della Difesa e passerà all’Inail, e abbiamo anche ottenuto che le tabelle previdenziali dell’Inail siano riviste proprio in funzione di questi utenti così speciali.
Insomma una svolta e una giornata davvero importante, quella di oggi, nonostante il Ministro Pinotti ancora esprima dubbi sui nessi di causalità e si limiti ad usare vaghe parole di circostanza su casi trattati in tribunale e per i quali lo Stato è già stato condannato a pagare lauti risarcimenti.
Attendiamo che i princìpi ora diventino legge e vengano applicati concretamente. L’Inail è pronta, e così le famiglie che chiedono giustizia (e a volte drammaticamente anche il piatto in tavola o le medicine). Loro attendono da troppo tempo, e pensare che basterebbe la firma su un decreto: per il governo Renzi, specialista in decreti lampo, non dovrebbe essere troppo difficile.