Ddl Concorrenza: il Pd affossa l’efficienza energetica

bolletta-675-630x257.jpg
Il Partito Democratico e la maggioranza stanno ancora una volta ostacolando il settore dell’efficienza energetica per favorire i grandi produttori di energia fossile. La conferma arriva con il voto contrario in commissione Industria agli emendamenti presentati dal M5S sulla regolazione delle tariffe nella bolletta elettrica.
Come già denunciato dai senatori M5S della stessa commissione, Gianni Girotto e Gianluca Castaldi, la riforma delle tariffe in bolletta elettrica presentata dall’Autorità per l’Energia elimina la progressività spostando gli oneri di rete e di sistema dalla parte variabile a quella fissa. Tradotto: il principio ‘chi meno consuma meno paga’ non varrà più, dato che la parte fissa riguarda la potenza del contatore installato e non l’energia trasportata sulla rete per soddisfare le esigenze del cliente.
La riforma interessa circa 30 milioni di utenti domestici, e per le famiglie oggi virtuose cadrà ogni incentivo a risparmiare energia, perché pagheranno indipendentemente da quanto consumano. Per milioni di famiglie i costi aumenteranno, secondo le stime di diverse associazioni, di circa 100 euro all’anno.
Il Partito Democratico fuori dal palazzo si mostra sostenitore di un futuro green mentre nelle stanze dei bottoni si affida agli energivori inquinatori. La proposta del M5S avrebbe riaperto la strada agli interventi per il risparmio e l’autoconsumo energetico effettuati dai clienti domestici e dalle industrie del mercato elettrico che invece, dopo aver investito nel settore, hanno subìto il cambiamento delle regole con il Dl milleproroghe e il provvedimento dell’Autorità per l’Energia.
Il M5S non rimarrà a guardare. Ci batteremo in aula affinché su questo argomento vengano cambiate le regole del gioco. Il Governo se vuole mostrare cambiamenti non può continuare a coltivare gli “interessi di bottega”, fortemente sostenuti dall’ex Ministro Guidi.
Gli indirizzi di politica energetica del Paese sono affidati al Parlamento e non possono essere lasciati al libero arbitrio dell’Autorità per l’Energia che, decidendo le componenti delle tariffe sugli oneri da pagare in bolletta, compromette il settore dell’efficienza energetica e favorisce i produttori di energia fossile a discapito dalla salute umana e dell’ambiente e va contro le decisioni dell’Unione europea.