Roma, finalmente luce sulle disfunzioni degli impianti AMA

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Dopo due anni di denunce e visite ispettive parlamentari inascoltate, finalmente si inizia a far luce sulle disfunzioni dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico Ama di Rocca Cencia.
Con un blitz ispettivo trasmesso in diretta web Virginia Raggi, sindaco di Roma, Paola Muraro assessore all’ambiente della Capitale e Stefano Vignaroli, parlamentare M5S e vice presidente della Commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, hanno reso pubbliche tutte le criticità di uno degli snodi fondamentali del sistema di gestione rifiuti di Roma.
Come proposto in campagna elettorale dal Movimento 5 Stelle, per garantire una corretta gestione del ciclo dei rifiuti di Roma Capitale, l’impianto di Trattamento Meccanico Biologico di Rocca Cencia, come tutti gli altri impianti TMB, compostaggio e riciclo di proprietà di AMA Spa devono essere messi in condizione di funzionare correttamente attraverso le dovute manutenzioni e implementazioni. Diversamente il sistema rischia di andare in ’tilt’.
Il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sui rifiuti Vignaroli ha condiviso la denuncia dell’assessore Paola Muraro, che ha puntato il dito sulla beffa dell’impianto multimateriale per il riciclo materiali presente all’interno del sito di Rocca Cencia. Un impianto di selezioni materiale inaugurato nel 2016, che dovrebbe trattare 200 tonnellate al giorno ma oggi ne tratta quotidianamente solo 4.
In un ciclo dei rifiuti virtuoso come prospettato dal M5S nel suo programma elettorale per Roma, gli impianti di Trattamento Meccanico Biologico come quelli di riciclo e compostaggio devono essere manutenuti e fatti funzionare correttamente. Con il tempo gli impianti TMB vanno poi trasformati in “Fabbriche dei Materiali” per recuperare sempre più materia proveniente dalla raccolta differenziata domiciliare che va migliorata ove presente ed estesa negli altri quartieri di Roma.