Sulla sicurezza ferroviaria il governo ammette: zero azioni in corso!

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Roma, 29 luglio 2016 – Solo due settimane fa la tragedia ferroviaria in Puglia, che ha provocato 23 morti e decine di feriti. In quei giorni il governo si è prodigato in una serie di promesse per la sicurezza ferroviaria.
«Oggi abbiamo chiesto al sottosegretario ai Trasporti Vicari cosa stessero facendo e la risposta è vergognosa: il ministero ammette in Aula che nessuna azione è stata messa in campo per affrontare il deficit di sicurezza delle linee secondarie – sottolinea Diego De Lorenzis, capogruppo M5S in Commissione Trasporti e primo firmatario dell’interpellanza discussa in Aula – Incredibilmente arriva solo un’altra, ennesima, promessa: “è intenzione del governo avviare una ricognizione”. Cioè non l’hanno neanche avviata e ammettoo di non conoscere lo stato delle linee ferroviarie secondarie».
Secondo la direttiva ministeriale del 2008 i gestori delle reti regionali interconnesse alla rete nazionale avrebbero dovuto entro tre anni e quindi entro il 2011 attrezzare le linee ferroviarie di propria competenza con sistemi di prevenzione della marcia del treno per garantire i medesimi livelli di sicurezza in dotazione a RFI.
«Ne abbiamo chiesto conto al ministero. Ebbene, la direttiva è rimasta lettera morta – denuncia De Lorenzis – Su questo punto il ministero non ha neanche replicato».
Come se non bastasse, non tornano i conti: «Delrio, all’indomani della tragedia, annunciò che una parte consistente dello stanziamento da 18 miliardi di euro sarebbe stata destinata alle reti regionali. Oggi invece il ministero ammette che queste risorse andranno alla rete ferroviaria nazionale».
«Insomma, zero impegni, zero azioni concrete, zero risposte. Sono trascorse solo due settimane dalla tragedia pugliese, ma il tema della sicurezza ferroviaria è già scomparso dall’agenda del governo, semmai ci fosse entrato realmente».