Caserta: su affari illeciti Il M5s aveva puntato il faro da mesi

rifiuti-tossici7.jpg Roma, 14 sett. “Sarebbe troppo facile dire ‘lo avevamo detto’ ma per noi parlano le interrogazioni che il M5s da mesi ha presentato in Senato, denunciando proprio quel giro di affari illecito nel casertano scoperchiato con gli ultimi arresti della procura di Santa Maria Capua Vetere. Un sodalizio criminale che riusciva ad aggiudicarsi gli appalti sulla gestione rifiuti modificando illecitamente le gare” lo afferma in una nota la senatrice casertana del M5s Vilma Moronese, capogruppo in commissione ambiente e prima firmataria degli atti ispettivi.
“Affidamenti diretti di appalti e finanziamenti pubblici ad aziende, smaltimento dei rifiuti, corruzione, e scambi politici – prosegue la pentastellata -. Una ricca torta da cui hanno mangiato esponenti del Pd e di Forza Italia, con i loro sindaci tra cui il presidente della Provincia di Caserta, oltre che imprenditori e società in odore di mafia. L‘ultima denuncia del M5s riguarda un finanziamento di 17,2 mln di euro concesso nel 2013 dal Mise alla ditta Iavazzi Ambiente per costruire un impianto a biogas nel casertano – spiega la senatrice -. Un finanziamento mai revocato nonostante il titolare avesse ricevuto una interdittiva antimafia nel 2015. Solo dopo la nostra interrogazione del 10 dicembre 2015, il ministero ha dovuto fare marcia indietro, comunicando poi la decadenza del contributo all’azienda”.
“Possibile che lo Stato non sia stato capace di vigilare e abbia erogato ingenti finanziamenti a una società che non aveva più alcun diritto ad averli? Vogliamo vederci chiaro e proseguiremo con le nostre denunce sugli affari legati al territorio” conclude la Moronese.