Piccoli comuni, ecco la nostra legge ‘salva borghi’

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Approvata alla Camera la nostra proposta di legge a prima firma Terzoni per salvare e valorizzare i borghi d’Italia a rischio spopolamento ed estendere così alle aree interne una politica di sviluppo finora incentrata quasi solo sulle grandi città. Con questo provvedimento, approdato in Aula dopo un lavoro di tre anni e abbinato nel testo unico alla proposta di legge della maggioranza, vogliamo innanzitutto promuovere un turismo responsabile, un nuovo modello produttivo, rispettoso dell’ambiente e delle comunità locali, attingendo al grande patrimonio di tradizioni culturali ed eccellenze agroalimentari del Made in Italy.

Tra i principali risultati ottenuti dal M5S ci sono: tre milioni di euro per il ripristino dei cammini storici che collegano i piccoli comuni, il recupero dei borghi con interventi antisismici e diverse misure a sostegno dei prodotti tipici locali, come ad esempio la vendita diretta all’interno di punti commerciali, l’incentivo della filiera corta e la valorizzazione delle attività pastorali di montagna finalizzate alla produzione di formaggi di qualità.

Per il M5S si tratta però solo di un primo passo, visto che sono state escluse dal Governo altre nostre proposte per potenziare sul territorio servizi essenziali come la rete dei presidi ospedalieri, il trasporto pubblico e l’incentivo del telelavoro; interventi fondamentali per ristabilire il tessuto economico e sociale dei comuni che vivono una vera e propria crisi demografica. Ma la nostra battaglia non si ferma qui, proseguirà al Senato per migliorare ulteriormente la legge con le altre misure scartate in questa prima fase a Montecitorio.

Continueranno quindi a motivarci la lettera che il paesologo Franco Arminio ci ha inviato proprio in occasione della discussione in Aula della nostra legge. Parole preziose, che abbiamo portato in Aula durante il nostro intervento: “Difficile portare i turisti nei paesi dell’Italia interna. Ci vogliono nuovi residenti. Non ne servono neppure tanti, ma devono essere residenti ‘forti’. Che significa? Significa persone che vengono nei paesi a fare la loro vita, non a finirla”.

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