#5giornia5stelle 94° puntata, 21 ottobre 2016

Arriva in aula alla Camera la proposta di legge, a firma Roberta Lombardi, sul taglio dei soldi ai politici. Un risparmio vero per il Paese, e di molto superiore rispetto all’inutile riforma del Senato: dimezzamento indennità parlamentare, rendiconti su diarie e spese. La prossima settimana comincia la battaglia: cosa voterà il PD?
E a proposito di riforma e referendum il M5S ha spiegato il suo NO anche alla stampa estera, con le parole di Danilo Toninelli, Vito Crimi, Luigi Di Maio, Massimo Castaldo. Abbiamo presentato anche il nuovo sito www.iodicono.it, dove troverete tutte le ragioni del NO.
Edemocracy al Parlamento Europeo. Sull’impulso del portale Rousseau del M5S, Isabella Adinolfi e i nostri portavoce hanno presentato una proposta per diffondere inclusione digitale, responsabilità e trasparenza nelle amministrazioni europee attraverso un uso consapevole e democratico degli strumenti digitali.
Al Senato arriva l’ennesima fiducia, sull’efficientamento degli uffici giudiziari. Maurizio Buccarella annuncia il no del M5S: si tratta dell’ennesima (anche qui) norma ad personam per ritardare pensionamento di un magistrato in particolare. Secondo il governo, è costituzionale una simile manovra?
Ancora Bruxelles, dove è arrivato un altro trattato internazionale di cui nessuno parla, il CETA. Un trattato che, nel solco del TTIP di cui ci siamo appena liberati, ratifica OGM, ormoni, e svendita di sanità, trasporti e acqua alle multinazionali. Per questo Tiziana Beghin, il M5S e tanti cittadini dicono NO al CETA.
Al Senato si finanziano due importanti festival, il Verdi di Busseto e il RomaEuropa. Michela Montevecchi esprime l’appoggio del M5S a questa legge che finalmente, seppure senza l’aumento di fondi da noi richiesto, valorizza la cultura italiana nel mondo.
A Montecitorio arriva la protesta dei “quarantunisti”, quei lavoratori che hanno versato 41 anni di contributi e grazie alla Fornero si ritrovano a dover lavorare ancora o a chiedere prestiti in banca. Claudio Cominardi, Davide Tripiedi e Alessandro Di Battista sono scesi in piazza con loro.
Lo sapevate? 3 cartoni di latte su 4, in Italia, sono stranieri e di ignota provenienza. Grazie all’azione del M5S, ci spiega Marco Zullo, l’Europa è stata costretta ad accettare di inserire la provenienza in etichetta. Latte sicuro, e 100 mila posti di lavoro salvati! Ma non ci fermeremo: ora pensiamo anche agli altri prodotti alimentari.
Alla Camera, infine, arriva la normativa contro la piaga del caporalato in agricoltura. Il M5S, con Donatella Agostinelli e Massimiliano Bernini, vota sì.


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