Lavoro: M5S, Jobs Act costringe i giovani ad abbandonare l’Italia

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Roma 9 gen – “Il Jobs Act si è rilevato un fallimento in tutti i sensi e a percepirlo sulla propria pelle sono stati maggiormente i giovani. I dati ISTAT pubblicati oggi sulla disoccupazione certificano un aumento nel mese di novembre di circa 2 punti percentuali rispetto al mese precedente, ovvero, dal 37,6% al 39,4%, ciò significa che i giovani tra i 15 ed i 24 anni saranno sempre più incentivati ad abbandonare il nostro Paese”, lo affermano i parlamentari del M5S della Commissione Lavoro di Camera e Senato.
“Il M5S ha sempre sostenuto che il Jobs Act è servito solo per far aumentare il precariato e ha sempre criticato che gli incentivi previsti inizialmente avevano come unica finalità quella di far aumentare i numeri sull’occupazione, creando una bolla occupazionale. Gli sgravi, infatti, potevano essere concessi – proseguono – solo a quei imprenditori che contribuivano a creare veramente nuova occupazione, ma le nostre proposte all’epoca furono bocciate e oggi oltre ad un ancora altissimo tasso di disoccupazione ci troviamo anche un spreco di soldi pubblici di circa 18 miliardi di euro”.
“Non bisogna dimenticare nemmeno gli inattivi, ovvero, quelli che non cercano nemmeno più un lavoro, che anche se nel mese di novembre sono leggermente diminuiti, non vengono conteggiati come disoccupati. Se rientrassero nel conteggio oggi non staremo parlando del 11,9% di disoccupazione ma di valori molto superiori come quello della Grecia e della Spagna che si attestano intorno al 20%”. Concludono i portavoce.