Caso Lotti: ministro indagato si contraddice su Consip

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LOTTI: MONTEVECCHI (M5S), MINISTRO INDAGATO SI CONTRADDICE SU INCHIESTA CONSIP
ROMA 12 GENNAIO – “Il braccio destro di Renzi, membro del ‘giglio magico’ toscano e attuale Ministro dello Sport Luca Lotti, indagato per favoreggiamento e rivelazione di segreto dalla Procura di Napoli nell’inchiesta sugli appalti miliardari della Consip, è in pieno stato confusionale e molto probabilmente mente anche” lo denuncia Michela Montevecchi, capogruppo M5S Senato riferendosi allo scoop di oggi pubblicato su Il Fatto Quotidiano.
“Nell’interrogatorio avuto con i magistrati, infatti, Lotti dice di aver riferito al PM che il suo conoscente Filippo Vannoni, sentito dai Giudici inquirenti come persona informata sui fatti, gli avrebbe confessato il giorno 21 dicembre di aver mentito ai giudici quando ha dichiarato che era stato lo stesso Lotti ad avergli dato le informazioni riguardo l’esistenza di indagini su Consip” continua la Montevecchi.
“Dunque Lotti afferma che Vannoni avrebbe mentito ai giudici. Ma come è possibile allora che Lotti non abbia denunciato per calunnia lo stesso Vannoni e, soprattutto, come sia possibile che lo stesso Lotti dice di essere andato dai magistrati quando ha appreso di essere indagato nell’inchiesta dai giornali, dunque, dopo il 21 dicembre, mentre era già a conoscenza dell’inchiesta e del suo coinvolgimento proprio dal 21 dicembre quando incontra Vannonni a Palazzo Chigi?” continua la capogruppo M5S Senato.
“E’ evidente che oltre allo stato confusionale, ci sia qualcosa che non torna nel racconto di Lotti, sempre più coinvolto nell’inchiesta sugli appalti Consip” conclude Montevecchi.