Internet Safer Day: crescono gli internauti ma il governo taglia la polizia postale

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Il governo dovrebbe tutelare concretamente i ragazzi vittime di cyberbullismo, invece lo fa solo a parole con titoli sui giornali e su Leggi-spot con scarsi contenuti. La cybersecurity dovrebbe essere una priorità, eppure si ripete lo stesso teatrino di sempre: parole ma zero fatti. Mentre il numero degli utenti connessi alla rete è in costante aumento (nel 2016 l’Italia ha registrato un +2,9%), si taglia quasi il 30% degli agenti della Polizia postale presenti sul territorio con una conseguente diminuzione della sicurezza dei cittadini a partire dai bambini ed adolescenti sempre più esposti e vulnerabili.
Oggi è il Safer Internet Day, un evento annuale organizzato da INSAFE e INHOPE con il supporto della Commissione Europea, al fine di promuovere un uso più sicuro e responsabile del web e delle nuove tecnologie, in particolare tra i giovani di tutto il mondo. Le attività che si svolgeranno nelle città italiane prevedono anche un lavoro di informazione e prevenzione, con un’attenzione particolare al Cyberbullismo, svolto dalla polizia Postale nelle scuole. Ma i poliziotti a cui si chiede di svolgere anche questo servizio, domani non potranno più a causa dei tagli progressivi alle sedi ed al personale in tutte le regioni.
Nella scorsa Legge di Stabilità il governo aveva previsto lo stanziamento di 150 milioni di euro per la cybersecurity al fine di potenziare gli interventi e le dotazioni strumentali per la sicurezza informatica, ma poi è andato in direzione contraria, chiudendo tutte le sezioni provinciali della Polizia delle comunicazioni, tranne quelle presenti nelle sedi di Corte di appello, al fine di razionalizzare le risorse umane e logistiche.
La conseguenza è stata la chiusura degli uffici della Polizia postale, la riduzione di un terzo degli agenti, e l’emorragia non si arresta ancora. Si dovrebbe investire massicciamente sull’ammodernamento delle strutture e dei mezzi a disposizione della polizia postale, invece dal 2010 (anno in cui i cittadini potevano contare su 920 agenti) ad oggi rimangono solo 603 unità, con un taglio di 317.
Il Governo ha fatto sapere a fine 2016 di aver attuato un Odg alla scorsa legge di stabilità presentato da Lombardi alla Camera, con cui si chiedeva all’esecutivo di impegnarsi a prendere in considerazione lo stanziamento di una parte del fondo destinato dal Governo alla cybersecurity in favore della Polizia postale e delle Comunicazioni, ma è una briciola nel mare.
Qualche giorno fa è stato approvato il testo sul cyberbullismo al Senato che dovrà fare un altro passaggio alla Camera. Il Movimento 5 stelle ha ottenuto l’approvazione degli emendamenti a firma Endrizzi e Serra che su questo tema ampliano la strategia di attenzione, tutela ed educazione, alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, senza distinzione di età, nonché la collaborazione della Polizia postale per il controllo dei dati sull’evoluzione del fenomeno del cyberbullismo. Non è pensabile quindi che si facciano dei tagli alla Polizia postale in palese contraddizione anche con questa legge che è passata alla Camera e dovrà essere approvata al più presto.