“Elezioni pulite”: arriva alla Camera la proposta di legge M5S
Finalmente la nostra proposta di legge per le ‘elezioni pulite’ arriverà all’esame dell’Aula della Camera. L’avevamo depositata da più di un anno ma solo ora, in Commissione, siamo riusciti a superare un immobilismo che non aveva motivazioni plausibili.
Il testo, a prima firma Dalila Nesci, introduce regole semplici ma importanti, con lo scopo di porre il più possibile un freno a due piaghe italiane: il condizionamento del voto e i possibili brogli. Nella proposta M5S si prevedono, ad esempio, una maggiore visibilità dell’elettore in cabina, garantendo contemporaneamente i diritti di segretezza e libertà del voto, e una maggiore trasparenza delle urne, tramite l’introduzione di contenitori in plexiglass, in modo da impedire l’introduzione di schede già votate.
Inoltre, segretari e presidenti di seggio non potranno essere parenti dei candidati nelle liste, né aver ricevuto condanne, anche soltanto in primo grado, per mafia o per reati contro la pubblica amministrazione. Altra novità riguarda gli scrutatori che dovranno essere scelti, per il 50%, tra quanti risultino nelle liste dei disoccupati. Prevediamo anche la possibilità, per i fuori sede, di votare dai luoghi di dimora, in caso di referendum. Nello specifico, avevamo proposto la possibilità, sempre per i fuori sede, di votare presso i tribunali del territorio di riferimento del luogo di domicilio, per qualsiasi tipo di elezione, ma i partiti di maggioranza non sono stati d’accordo.
La proposta di legge M5S per le “Elezioni pulite” arriverà all’esame dell’Aula di Montecitorio il prossimo lunedì 13 febbraio. Siamo convinti che potrebbe essere approvata -in entrambi i rami del Parlamento- in appena una settimana, in modo che gli italiani possano tornare subito alle urne con una legge migliore e più “trasparente”. Piacerà anche ai partiti, tanta trasparenza?