Basta caporalato al CARA di Mineo

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Presentata l’interrogazione parlamentare del deputato M5S Gianluca Rizzo in seguito alle denunce della Rete antirazzista catanese sulla piaga del caporalato. Procacciatori di manodopera abusiva sfruttano giornalmente per pochi euro la miseria dei migranti ospiti del centro per richiedenti asilo, già noto purtroppo alle cronache nazionali per l’inchiesta “Mafia Capitale”.
“Il caporalato nelle campagne del calatino è una piaga che deve essere contrastata con tutti gli strumenti a disposizione, dalle attività di prevenzione, al rafforzamento delle ispezioni sui luoghi di lavoro, e con pene più severe per lo sfruttamento del lavoro nero”.
Così il deputato Gianluca Rizzo, il quale attraverso una interrogazione parlamentare chiede al Governo maggiori controlli e un deciso contrasto alla diffusa pratica del caporalato.
“E’ sotto gli occhi di tutti ciò che accade attorno alle campagne di Mineo. Lo sfruttamento di manodopera a basso costo proveniente dal centro di accoglienza di Mineo non è tollerabile. Tante le responsabilità e non è possibile far finta di niente”.
Marialucia Lorefice, deputata del M5S e membro della commissione d’inchiesta sui CARA e CIE sottolinea: “torniamo a chiedere ancora una volta e con convinzione la chiusura del centro d’accoglienza di Mineo. Quel posto, dove corruzione, malaffare e lesione dei diritti umani s’intersecano, continua a rimaner lì, vivo e vegeto, intoccabile. Questioni come quella del caporalato ne sono l’ennesima dimostrazione. Non è possibile tollerare un sistema del genere. Non ne saremo mai complici e continueremo a dar voce, anche tramite atti parlamentari, alle tante denunce che continuano a susseguirsi”.
leggi l’interrogazione al ministro Pinotti