Giochi: stop ai gratta e vinci fuorilegge!

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ROMA, 28 marzo – “Il decreto Balduzzi nel 2012 stabiliva l’obbligo di indicare in maniera chiara sulle lotterie istantanee, anche dette “Gratta e Vinci”, la probabilità di vincita riconosciuta al giocatore. A distanza di 5 anni questa misura resta in molti casi disattesa e, dunque, chiediamo al governo di intervenire e di far così rispettare la legge. Anche per quanto riguarda la possibilità di rendere immediatamente conoscibile all’utente le reali probabilità di vincita sussistono irregolarità, rispetto alle quali chiediamo all’esecutivo di intervenire avviando gli opportuni correttivi al lay out dei tagliandi o schedine delle lotterie istantanee”.

Così i deputati in commissione Affari Sociali in un’interrogazione a prima firma Matteo Mantero che prende spunto dal lavoro dell’avvocato Osvaldo Asteriti, che da anni porta avanti battaglie legali per il rispetto delle norme anti azzardo.

“Solo a partire da settembre 2015 in alcuni Gratta e Vinci è stata effettivamente indicata la probabilità di vincita sui tagliandi e, ad oggi, delle 58 lotterie istantanee attive, 17 ancora non si sono adeguate alla normativa. Il Decreto Balduzzi prevedeva sì la possibilità di derogare rispetto a tali note informative “qualora l’entità dei dati da riportare sia tale da non potere essere contenuta nelle dimensioni delle schedine ovvero dei tagliandi”, ma l’eccezione si è trasformata in regola. Dunque sul retro dei tagliandi delle lotterie istantanee non ci sono informazioni dettagliate, le probabilità di vincita sono riportate in maniera parziale, accorpando varie classi di premio. Solo sul sito dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli è possibile conoscere la reale probabilità di vittoria che, nel caso di 5 euro si può verificare una volta ogni 7,50 biglietti, mentre per i 500 euro può avvenire ogni 2.181,82 biglietti.

Nell’interrogazione chiediamo al governo anche se non ritenga opportuno assumere iniziative per vietare, come avviene per altri giochi come le scommesse, che i premi siano identici al prezzo del biglietto della lotteria istantanea. Questo perché l’elevata probabilità di vincita di premi equivalenti al prezzo del biglietto a nostro parere favorisce la compulsività. La dimostrazione sta nel fatto che i premi bassi, fino a 100 euro, generalmente vengono rigiocati”.