Salute: a Torino inaccettabili bandi al ribasso su pulizie ospedali

osped.jpg
ROMA, 30 marzo – “Salari dei lavori pesantemente tagliati e condizioni di igiene degli ospedali a rischio. Sono queste le conseguenze dei forti ribassi alla gara pubblica per l’affidamento del servizio di pulizia e sanificazione ambientale alla Città della Salute e della Scienza di Torino. Al ministero del Lavoro chiediamo di attivarsi al fine di tutelare il personale delle imprese di pulizie coinvolte e garantire le condizioni di igiene degli ospedali e delle strutture sanitarie coinvolte”.

Così i deputati M5s in commissione Lavoro e Affari Sociali commentano l’interrogazione rivolta al ministro Poletti a prima firma della deputata torinese Silvia Chimienti.

“Il caso in questione è quello all’aggiudicazione di un bando, di durata triennale, per le pulizie e sanificazione ambientale della Città della Salute e della Scienza di Torino e delle ASL TO1 e ASL TO5. I primi due lotti se li è aggiudicati la società bergamasca Dussmann Service, con un ribasso sull’importo complessivo a base d’asta del 33,036 per cento. Il Terzo lotto è andato alla società cooperativa Euros & Promo, di Udine, con un ribasso del 10,13. Fonti di stampa fanno sapere che i forti ribassi hanno determinato un forte taglio delle ore di lavoro del personale addetto alle pulizie: 4.523 ore settimanali contrattuali in meno per la Città della Salute e circa 800 ore settimanali in meno per l’Asl TO1.

Purtroppo ci risiamo: l’aggiudicazione degli appalti per le pulizie al ribasso finisce con il colpire i dipendenti e rischia di non garantire le condizioni di igiene delle strutture. Fatti simili sono già avvenuti in questi anni nel comparto istruzione: scuole costrette a chiudere temporaneamente a causa della sporcizia e lavoratori a dir poco sottopagati. Tutto questo è inaccettabile, anche alla luce del fatto che, a giugno 2016, il presidente della Regione Piemonte Chiamparino e dei tre sindacati confederali avevano sottoscritto il protocollo sugli appalti sulla giusta retribuzione e sull’applicazione delle clausole sociali negli appalti regionali”.