Scuola: Mef e Miur danno i numeri sulle assunzioni dei docenti
ROMA, 4 aprile 2016 – “Il balletto di Fedeli e Padoan sui fondi stanziati per l’ampiamento dell’organico di diritto della scuola è stucchevole ed è durato già troppo. Ci sono 400 milioni di euro approvati nella legge di bilancio per nuove assunzioni di docenti. Abbiamo calcolato che con quella cifra si potrebbero stabilizzare 90 mila insegnanti ma il Miur parla di sole 25 mila unità, mentre il Mef scende alla misera cifra di 10 mila. Ci dicano subito cosa intendono fare con quei soldi: quest’anno ci sono state ben 126 mila supplenze e, dunque, c’è l’assoluta necessità di stabilizzazione su tutti i posti in organico”.
Così i deputati M5s in commissione Cultura commentano l’interrogazione a prima firma Silvia Chimienti rivolta al ministero dell’Istruzione e a quello dell’Economia e delle Finanze.
“Le lettere inviate dal ministro Fedeli al collega Padoan e al presidente Gentiloni sono solo uno specchio per le allodole. Il titolare del Miur chiede a quello del Mef di avere rassicurazioni sull’utilizzo dei fondi stanziati nella legge di bilancio, dal momento che le nuove 25 mila assunzioni sarebbero fondamentali per far ripartire il nuovo anno scolastico. Il punto è proprio che si parla di 25 mila cattedre ma quei 400 milioni potrebbero consentire molte più stabilizzazioni. Che fine farà la parte restante dei fondi non utilizzati per le assunzioni? Torneranno nelle disponibilità del bilancio dello Stato per altri utilizzi?.
Dunque, ai due ministeri chiediamo se intendano utilizzare, ai fini della trasformazione dei posti di organico di fatto in organico di diritto, tutte le risorse stanziate in legge di Stabilità 2017 e ammontanti a 400 milioni di euro, evitando che una parte di queste risorse possano essere disperse, e in che proporzioni tali risorse verranno ripartite tra i diversi gradi scolastici. Al ministero dell’istruzione chiediamo anche se intenda prevedere un piano assunzionale riservato alla scuola dell’infanzia e alla scuola primaria. I diplomati magistrale e i laureati in scienze della formazione primaria attendono risposte”.