Ex Novelli: il fallimento dei sindacati

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Si svolgerà sabato 22 aprile 2017 il referendum aziendale sull’accordo per i lavoratori della Novelli. In attesa di questa giornata, possiamo già trarre delle conclusioni sul fatto che questa vertenza è stata per i sindacati una disfatta, un fallimento totale che pagheranno i lavoratori.
In primo luogo, le sigle sindacali non sono riuscite a tenere uniti i lavoratori fra i vari siti del gruppo. Lavoratori che erano fisiologicamente divisi per città: Terni, Spoleto ed Amelia; per tipologia di lavorazione: agricola, panificazione e impiegatizia, e per contratto. È naturale che la dislocazione aziendale non potesse favorire la coesione del gruppo e pertanto si sarebbe dovuto procedere per amalgamare la vertenza anziché lasciare i siti a loro stessi, gli uni contro gli altri.
Questa strategia favorisce il padrone, non il lavoratore.
Un altro aspetto più generale è quello che riguarda il mancato coinvolgimento delle comunità che ruotano intorno alla vicenda, come se questi fatti riguardassero solo ed esclusivamente i lavoratori dell’azienda. Dimenticando in primo luogo l’indotto, ma anche le famiglie e le persone che di quell’indotto vivono. Nessuna strategia innovativa, l’unica cosa che riescono a fare i sindacati è minacciare lo sciopero generale, la serrata unica per le acciaierie di Terni, come 50 o 30 anni fa.
Questi due elementi devono essere uniti al generale degrado della rappresentanza sindacale italiana, che già nel 2014 un blogger definiva:
“Un club privé per privilegiati. Il sindacato non parla più a nome dei lavoratori. Gli iscritti alla Triplice sono meno di un quarto del sistema produttivo nazionale (lo scriveva Stefano Liviadotti nel suo libro L’altra casta, nel 2006, quindi il divario molto probabilmente è aumentato).”

Il sindacato? Un club privé per privilegiati


Degrado che va sommato invece al giro milionario intorno al mondo sindacale; numeri a sei zeri che fanno davvero pensare a quanto il mondo sindacale abbia perso la sua identità di naturale tutela dei lavoratori.
In un report fatto dal giornale L’Espresso nel 2015 (http://espresso.repubblica.it/inchieste/2015/09/17/news/quanti-miliardi-incassano-i-sindacati-i-bilanci-segreti-di-cgil-cisl-e-uil-1.230063) si parlava dei bilanci della triplice e dei milioni e milioni di euro che gestiscono, tra segreterie centrali, CAAF e Patronati.
Tutti numeri che confrontati con quanto è stato fatto (o non fatto) per la Novelli fanno sorridere.
In questo giorni il M5S ha posto in votazione alcune possibili riforme del sistema sindacale, un sistema oramai superato che necessita di nuove forme di aggregazione dei lavoratori.
Di seguito i link ai bilanci e agli stipendi dei sindacati.
Buona lettura!
Bilancio CGIL 2015
http://www.cgil.it/admin_nv47t8g34/wp-content/uploads/2015/12/Bilancio_GESTIONALE_2015.pdf
retribuzioni CGIL
http://www.cgil.it/admin_nv47t8g34/wp-content/uploads/2015/12/Tabelle_retributive.pdf
Bilancio e retribuzioni CISL 2016
https://www.cisl.it/images/Bilanci/Bilancio_CISL_2015.pdf
Bilancio UIL
http://www.uil.it/documents/BILANCIO 2015.pdf