Libia. Il dialogo è l’unica via per la stabilizzazione

“Le notizie preoccupanti che in queste ore arrivano dalla Libia mi portano oggi in quest’Aula a ribadire con convinzione la necessità di lavorare per evitare di assistere all’ennesimo conflitto nel Paese nordafricano. Un lavoro che questo governo, come ha confermato oggi alla Camera il presidente Giuseppe Conte, sta già portando avanti”. È quanto ha affermato nel corso del suo intervento nell’aula di Montecitorio il deputato del MoVimento 5 Stelle Emilio Carelli al termine dell’informativa del presidente del Consiglio dei ministri sulla Libia.
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“Vogliamo riaffermare che l’unica linea possibile da seguire è quella del dialogo. Escludiamo del tutto ogni possibile intervento militare dell’Italia in Libia, né oggi né mai. In questo momento esiste un’urgenza: impedire che gli scontri a fuoco divampino ulteriormente e che un ingresso delle forze del generale Khalifa Haftar nel cuore di Tripoli comporti un bagno di sangue. Un governo stabile, frutto di un processo democratico e del riconoscimento internazionale in Libia, permetterà ai Paesi europei e all’Italia di trovare finalmente un interlocutore autorevole e un alleato nella lotta contro i trafficanti di esseri umani, il contrasto all’immigrazione irregolare, al terrorismo. Tutto questo si traduce in più sicurezza per il nostro Paese”, ha aggiunto Carelli.
“Dobbiamo fare un passo avanti e guardare a una proposta condivisa da tutti i Paesi che hanno interesse a dare stabilità alla Libia. Il piano da seguire è quello già tracciato dalle Nazioni Unite per porre fine alla violenza e assicurare l’avvio di un processo inclusivo che coinvolga gli attori libici e garantisca il diritto del popolo libico a non vivere più nella paura della guerra”, ha concluso il deputato.