Cultura: Dantedì sia stimolo per Ue e avvicini giovani a valori comuni

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Parlare di Dante Alighieri oggi significa non solo parlare di identità e cultura italiana, ma anche aprirsi a una chiave di lettura inevitabilmente europea di questa figura e del suo enorme contributo culturale, poetico, linguistico, storico. La mozione per l’istituzione del Dantedì è una nuova grande occasione per stimolare la Commissione europea a valorizzare un indirizzo comune in materia culturale e a non trascurare il valore politico della cultura nella nostra Ue”. Così Paolo Lattanzio, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura, intervenuto in Aula in merito all’istituzione di una giornata dedicata a Dante, oggetto della mozione di cui è primo firmatario il deputato Michele Nitti (M5S).
“Portando Dante in Parlamento oggi, e domani nelle nostre scuole e nelle nostre piazze grazie a questo provvedimento, rivendichiamo inoltre l’importanza di investire in cultura e di farne l’asset principale su cui l’Italia possa declinare la sua linea di sviluppo in un consesso civile come quello europeo”.
“Nonostante lo studio delle opere di Dante sia ancora centrale nei programmi didattici delle scuole”, ha proseguito Vittoria Casa, deputata del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura, “la crescente povertà del lessico di uso quotidiano ha reso sempre meno accessibile la comprensione dei testi danteschi, con il risultato che le nostre studentesse e i nostri studenti non riescono ad apprezzarne né le trame stilistiche né le finezze concettuali. Diventa quindi indispensabile trovare delle occasioni per ravvivare l’interesse verso gli scritti del poeta fiorentino, puntando a modalità che vengano avvertite più percepibili dalla sensibilità dei giovani. Di fronte a un atto come la mozione del collega Nitti, che vuole ravvivare l’appartenenza a un patrimonio di valori comuni e celebrare le migliori espressioni della nostra tradizione letteraria, non possono esserci motivi di divisione”, ha concluso Casa.