Bolivia: Condanniamo repressione e violenze. Sosteniamo dialogo per elezioni democratiche

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Quello che sta accadendo in Bolivia ci preoccupa da più punti di vista. Principalmente per la violenza dilagante che fa saltare ogni delicato equilibrio fra blocchi sociali ed etnici in un momento di nuove sfide economiche e politiche sulle risorse naturali nel Paese e in tutto il Sud America. E in secondo luogo, per il grave attentato alla democrazia che i boliviani stanno subendo, non potendo scegliere con un percorso costituzionale il loro presidente.
Da osservatore del mondo sudamericano e da esponente del MoVimento 5 Stelle non posso che ribadire le parole di ferma condanna pronunciate dal nostro sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano nei confronti di ogni forma di repressione. Inoltre, non vedo nel bricolage istituzionale di presidenze autoproclamate la soluzione a una grave crisi politica che ha portato alla fuga il presidente Morales e lasciato il popolo boliviano in uno stato di confusione e pericolo.
Ciò che dobbiamo sostenere a questo punto è un percorso di dialogo per fermare i disordini e il clima da guerra civile. Sono convinto che fondamentale sarà il ruolo delle Nazioni Unite per accompagnare la Bolivia a libere elezioni, come lo è su molti altri scenari di conflitto nel mondo. Penso al Sahel, area sulla quale sto per partecipare a una conferenza proprio al Palazzo di vetro a New York. Auspico anche la collaborazione dell’Unione europea sul dossier Bolivia per dare finalmente la giusta stabilità al Paese.