Scuola: rapporto Ocse-Pisa preoccupante, stiamo perdendo la capacità critica

lettura-840x560.jpg“La fotografia che scatta il Rapporto Ocse PISA 2018 è molto preoccupante: siamo un Paese in cui manca il pensiero del futuro. Stiamo perdendo capacità critica, ma la nostra società non se ne occupa. I nostri ragazzi sono sempre meno inclini al pensiero critico e alla capacità di analizzare le situazioni complesse che si trovano a vivere e affrontare. Solo uno studente su 20 per esempio riesce a distinguere i fatti dalle opinioni durante la lettura di un testo, mentre un ragazzo su quattro ha difficoltà a unire argomenti diversi e collegare informazioni troppo complesse. Quindi a formare e sintetizzare un proprio giudizio. Mettendo da parte per un attimo gli altri punti allarmanti del rapporto (per esempio: il divario tra nord e sud, tra maschi e femmine, tra studenti benestanti e non), ritengo sia allarmante il dato che la nostra società stia crescendo persone senza strumenti intellettuali e intellettivi.
La literacy in lettura è definita in PISA come “la capacità degli studenti di comprendere, utilizzare, valutare, riflettere e impegnarsi con i testi per raggiungere i propri obiettivi, sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità e partecipare alla società”. Ebbene, in questo ambito fondamentale per lo sviluppo della persona, e conseguentemente del suo apporto al mondo, il nostro Paese si colloca al di sotto della media Ocse, tra il 23esimo e il 29esimo posto, in un trend che ci vede andare verso il basso: le capacità di usare in maniera critica l’informazione sono infatti diminuite negli ultimi anni, come ha spiegato l’economista Francesco Avvisati, fra gli autori del rapporto.
Probabilmente non è un caso se i fenomeni di bullismo colpiscono un ragazzo su 4 almeno una volta al mese (sempre dati Ocse). La mancanza di analisi e comprensione si trasforma in violenza e voglia di prevaricazione. Esempi di cui la società di oggi purtroppo dà ampio e triste sfoggio.
Ecco dunque che dobbiamo continuare a impegnarci per fornire alla Scuola tutte le risorse necessarie a svolgere in modo efficace l’importante funzione sociale e formativa che svolge quotidianamente. E non solo: dobbiamo tornare a considerare la lettura e la fruizione di cultura non come un vezzo o un divertimento, ma come attività fondamentali – e imprescindibili – per un pieno e positivo sviluppo di cittadini dotati di capacità critiche e dunque liberi e non manipolabili.”.
Questo il commento della senatrice Michela Montevecchi, vicepresidente della commissione Istruzione, sui dati emersi dal Rapporto Osce-PISA presentato stamattina