MANOVRA: APPROVATO IL FONDO PER IL RECUPERO DI EDIFICI DI INTERESSE STORICO-CULTURALE ABBANDONATI

edifici-storici.jpg“In questa manovra di Bilancio, grazie al nostro contributo, siamo riusciti a fare diverse cose buone. Per l’università, per l’Alta formazione musicale, per la scuola e per la cultura di cui sono orgogliosa. Ma soprattutto posso dirmi particolarmente soddisfatta per l’istituzione del Fondo per il recupero di immobili statali di interesse storico culturale e dei manufatti architettonici di pregio nelle ex aree industriali. È un obiettivo che mi prefiggo dal 2014 anno in cui incontrai il prof. Zaganelli dal cui lavoro ho maturato la consapevolezza dell’inesistenza di un quadro organico conoscitivo del patrimonio in abbandono. Il fondo (un milione per ogni anno a partire dal 2020) sarà dedicato alla creazione di un database organico finalizzato a successivi progetti di recupero di questi preziosi edifici che versano in stato di abbandono, e alla riqualificazione di aree industriali dismesse ove insistano manufatti architettonici di grande pregio. Questo database si chiamerà “mappa del recupero”, ovvero una vera e propria catalogazione topografica che permetta l’identificazione e la classificazione dei beni e dei siti in questione. E’ solo facendo un data base organico, nazionale, accessibile e fruibile da enti locali, da associazioni e da tutte le istituzioni che vogliano recuperare spazi da adibire per varie funzioni, infatti, che si combatte il consumo di suolo e si mantiene il nostro grande patrimonio artistico e architettonico. Un patrimonio di inestimabile valore che non siamo nemmeno in grado di quantificare perché non esiste un database unico. Almeno fino a quando la “mappa” non verrà alla luce.”.
Così in una nota la senatrice del Movimento 5 Stelle Michela Montevecchi.