Finanziamento ai partiti, round finale in Senato/2 – l’intervento di Maurizio Santangelo #sonosoldiditutti


La discussione sulla “Conversione in legge del decreto legge 28 dicembre 2013, n. 149, recante abolizione del finanziamento pubblico diretto, disposizioni per la trasparenza e la democraticità dei partiti e disciplina della contribuzione volontaria e della contribuzione indiretta in loro favore” durata alcuni giorni in qui in Senato, è giunta al termine. La pantomima dei partiti ha raggiunto livelli imbarazzanti.
Con questo intervento il capogruppo M5S al Senato Vincenzo Maurizio Santangelo chiude la discussione in aula. Senza peli sulla lingua, senza filtri, senza fronzoli. Ecco le sue parole, a nome del MoVimento 5 Stelle.
Gentile Presidente, Onorevoli cittadini,
Sapete quante sono le imprese che hanno chiuso in Italia nel solo 2013? Ve lo dico io! Sono 14.000 le imprese che hanno chiuso. E sapete di quanto è aumentato il tasso di disoccupazione? Ve lo dico io: il tasso di disoccupazione è aumentato di quasi 2 punti percentuali rispetto al 2012. Siamo passati dall’11,1 al 12,7%.
E ancora…. Sapete quanti giovani italiani, di cui la maggior parte laureati, emigrano ogni anno per cercare migliori opportunità di vita all’estero? 50 mila! E sono aumentati del 9% rispetto al 2012.
E infine il dato più triste… Sapete quanti cittadini si sono suicidati dall’inizio del 2013? 119 cittadini italiani si sono suicidati per motivi economici e, di questi, il 45% erano imprenditori. Ma tutto questo forse sfugge a Letta che, pochi giorni fa, mentre era in visita negli Emirati Arabi, ha dichiarato: “L’italia è uscita dalla crisi con le sue forze senza chiedere niente a nessuno e non abbiamo chiesto un euro all’Europa”.
Ed in effetti è vero!!! Avete chiesto tutto agli italiani!
Tanto che paghiamo ben il 54% di tasse, cifra che ci colloca al primo posto in Europa per pressione fiscale. D’altra parte, queste parole di Letta, ci ricordano le parole di qualcun altro, e cito:
“Mi sembra che in Italia non ci sia una forte crisi. La vita in Italia è la vita di un paese benestante. I consumi non sono diminuiti, i ristoranti sono pieni, si fatica a prenotare un posto sugli aerei”.
Queste, le ricorderete, sono le frasi tristemente note pronunciate dal Cavaliere, il 4 novembre 2011 da Cannes.
Pochi giorni dopo subentrava il governo Monti, famoso per la feroce spending review ai danni dei cittadini italiani e che nessun giovamento ha portato alle finanze dello Stato.
Le cose quindi sono due: o non capite o vi fa comodo non capire.
O non capite perché dal chiuso dei vostri palazzi dorati, delle vostre ville e dei vostri yacht, avete completamente perso qualsiasi collegamento con la realtà che tutti i giorni gli italiani devono affrontare; oppure fate finta di non capire perché vi fa comodo.
E’ si! Ci viene il dubbio che vi faccia comodo fare orecchie da mercante, perché così potete tranquillamente continuare a fare i vostri sporchi affari:
• a spendere oltre 14 miliardi di euro per gli F35;
• a regalare con un colpo di mano 7,5miliardi di euro alle banche, con il famigerato Decreto Imu-Bankitalia.
• A tollerare 88 miliardi di evasione fiscale alle concessionarie di SLOT machine, successivamente ridotti a 2 miliardi e mezzo. Per arrivare, infine, a soli 700 milioni. Prova evidente che le lobbies funzionano bene in Parlamento!
Del resto l’Unione Europea ha presentato un chiaro atto d’accusa contro la corruzione in Italia. I costi diretti di questo fenomeno ammontano ogni anno a 60 miliardi di euro, ossia la metà dell’ammontare complessivo della corruzione dell’intera UNIONE EUROPEA. L’Europarlamento denuncia, tra le altre cose, la mancanza di una regolamentazione delle lobbies, da noi smascherate alla Camera il mese scorso, di troppe leggi ad personam, numerose indagini per presunti casi di corruzione, finanziamento illecito ai partiti e rimborsi elettorali indebiti.
Ma i moniti dell’Unione Europea vengono ascoltati solo se sono funzionali al Governo e permettono qualche bella decretazione d’urgenza, come ad esempio lo Svuota-carceri….
Ma torniamo all’argomento del giorno: il Finanziamento pubblico ai partiti.
I finanziamenti ai partiti sono stati introdotti nel 1974.
In 40 anni il contributo ha assunto decine di nomi differenti:
1. Contributo dello Stato al finanziamento dei partiti politici;
2. Disciplina delle campagne elettorali per l’elezione alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica;
3. Norme per la regolamentazione della contribuzione volontaria ai movimenti o partiti politici;
4. Nuove norme in materia di rimborso delle spese per consultazioni elettorali e referendarie e abrogazione delle disposizioni concernenti la contribuzione volontaria ai movimenti e partiti politici;
5. Disposizioni in materia di rimborsi elettorali;
6. Norme in materia di riduzione dei contributi pubblici in favore dei partiti e dei movimenti politici, nonché misure per garantire la trasparenza e i controlli dei rendiconti dei medesimi. Delega al Governo per l’adozione di un testo unico delle leggi concernenti il finanziamento dei partiti e dei movimenti politici e per l’armonizzazione del regime relativo alle detrazioni fiscali.”
7. Abolizione del finanziamento pubblico diretto, disposizioni per la trasparenza e la democraticità dei partiti e disciplina della contribuzione volontaria e della contribuzione indiretta in loro favore.
Insomma, ce l’avete presentata con mille vesti differenti, ma la sostanza non è mai cambiata: si tratta sempre di soldi dei cittadini italiani andati a finire nelle vostre tasche e nelle casse dei partiti che vi hanno foraggiato per decenni!
Si tratta sempre dei nostri soldi!!!
In barba alla volontà popolare espressa con il refendum del 1993, le varie leggi che si sono susseguite nel tempo sono incostituzionali. Infatti violano l’articolo 75 della Costituzione che proibisce il ripristino della normativa abrogata mediante referendum, che è la massima espressione della volontà popolare.
Ma d’altra parte voi nell’illegittimità e nell’incostituzionalità ci sguazzate!
1) Questo Parlamento è illegittimo perché figlio del Porcellum!
2) Questo Governo è illegittimo, perché mai votato dai cittadini italiani!
3) Il Presidente della Repubblica stesso è illegittimo, perché scelto da partiti illegittimi!
4) La decretazione d’urgenza messa in atto dal Governo e avallata dal Presidente della Repubblica, è illegittima e anticostituzionale perché priva del potere legislativo le due Camere.
5) La proposta di legge elettorale nata da 2 condannati è illegittima e non rappresentativa della volontà dei cittadini italiani
Di fronte a questa situazione, un po’ titubanti, ci siamo chiesti: è possibile che questo decreto sul finanziamento ai partiti contenga qualcosa di buono? Possibile che di fronte alla grave situazione in cui versa il Paese il Governo abbia finalmente deciso di mettere le mani nelle proprie tasche, anziché in quelle degli italiani?
Così, propositivi più che mai, siamo andati in Commissione e abbiamo proposto i nostri emendamenti. Nulla di trascendentale. Cose che il Movimento 5 Stelle già attua dal primo giorno in cui è entrato in Parlamento.
1. L’Abolizione totale del finanziamento pubblico ai partiti sin da subito
2. La restituzione integrale delle somme percepite dal ’97 ad oggi, con possibilità di intervento, in caso di diniego, da parte della Magistratura tramite sequestri dei beni e delle liquidità appartenenti ai partiti.
3. Restituzione delle somme percepite e non rendicontate e quindi non realmente spese (si fa per dire…)
Tre semplici emendamenti che avrebbero portato immediatamente nelle casse dello Stato 2 miliardi e mezzo di euro!
Non ci si venga a dire poi che non dialoghiamo! Noi dialoghiamo e come, ma nelle sedi preposte e non in via del Nazareno come fa qualcun’altro….
A Bersani avevamo chiesto di rinunciare da subito ai rimborsi elettorali, come base necessaria per poter iniziare un dialogo costruttivo. Sarebbe stata la dimostrazione di una reale volontà di cambiamento. Ma così non è stato.
Lo abbiamo chiesto a Letta… Lo abbiamo chiesto a Renzi…. ed ecco il risultato:
UNA MUTAZIONE GENETICA DEL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI!
Un trucco! La ricostruzione della verginità!
Provate ad immaginare….titoli eclatanti di giornali finalmente costretti a dare una notizia che è una!
“IL PD restituisce i rimborsi dell’ultima tornata elettorale: 45,8 MILIONI DI EURO!”
“Dal PDL 38 MILIONI di euro tornano nelle casse dello Stato!”
“SCELTA CIVICA rinuncia ai 15 MILIONI di rimborsi elettorali”
Invece, come ben sapete, nulla di tutto questo è successo e solo il Movimento 5 Stelle ha rinunciato ai soldi degli italiani!
E l’unico titolo che gli italiani hanno letto, a fatica, è stato:
Il Movimento 5 Stelle rinuncia a ben 42,7 milioni di euro!
Ma non ci siamo limitati a questo! Non contenti abbiamo anche costretto il Governo ad aprire un fondo per la piccola e media impresa in cui versiamo le eccedenze dei nostri stipendi: circa 4 milioni di euro!
Fatti concreti!
Dopo tante parole pronunciate dal nuovo segretario ci aspettavamo, speravamo, che almeno in questa occasione il Pd avrebbe votato si ad un reale taglio dei costi della politica, approvando i nostri emendamenti…o almeno uno.
Ma Renzi che fa? Fa demagogia!!!
Fa pura demagogia e si inventa soluzioni dai tempi biblici come la riforma del Senato che, essendo una riforma costituzionale, necessita di una doppia lettura in ogni ramo del parlamento e di un referendum confermativo e che comunque porterebbe risparmi molto inferiori rispetto a quelli che sarebbero derivati dai nostri emendamenti.
I fatti parlano chiaro: il Partito democratico di Matteo Renzi è a favore del finanziamento pubblico ai partiti, così come Forza Italia e tutte le altre forze politiche.
Non siete credibili se chiedete sacrifici agli italiani.
Non siete credibili se ci chiedete di stringere la cinghia, e poi voi non riuscite neanche a rinunciare ai rimborsi elettorali.
Il Movimento 5 Stelle vota contro questa ennesima presa in giro.
Restituite subito i 2 miliardi e mezzo di euro che avete rubato agli italiani, sono soldi di tutti!
MAURIZIO-AULA.png