Terra dei fuochi: no al segreto
sulle deposizioni di Schiavone

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La questione del pentito di camorra Carmine Schiavone e delle sue deposizioni sui rifiuti tossici in Campania sono ancora al vaglio dell’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati.

È stata avviata un’istruttoria per valutare se la declassificazione (ovvero la rimozione del segreto) delle deposizioni possa rappresentare un pericolo, visto il segreto istruttorio, la delicatezza dei contenuti, etc.

A noi interessa poco. Noi 3 componenti dell’Ufficio di Presidenza M5S voteremo per la declassificazione e chiederemo venga messa ai voti in ogni caso.
Quegli atti devono diventare pubblici. Sono morte già troppe persone perché lo Stato ha tenuto segreti i siti dove sotterravano i rifiuti in Campania (province di Napoli e Caserta). E alla fine è dovuto andare il camorrista a Sky Tg 24 a rivelarci qualche indiscrezione…il paradosso.

Il nesso causale è indiscutibile. La Terra dei Fuochi, il triangolo della morte in Campania, etc sono una questione assodata che ora necessita solo di controlli e bonifiche per salvare la vita di 5 milioni di persone.

Ci sono alcuni nostri colleghi del Movimento 5 Stelle, che non hanno idea di cosa significa vivere in quelle terre. E lo comprendo benissimo. Io c’ho vissuto per 27 anni e solo qualche anno fa ho compreso la bomba su cui stavo seduto. Vorrà dire che serve un altro “Spazzatour” (lo dico senza polemica).

Avere un morto di tumore per famiglia (quando ti va bene) all’inizio sembra la normalità, poi inizi a guardare le statistiche, il cielo nero ogni giorno, i pozzi sequestrati, i pomodori gialli.
Comprendi che non c’è neanche più bisogno di fare audizioni nelle commissioni, di interrogazioni parlamentari etc. È fin troppo chiaro. Si deve solo agire!

Servono fondi per videosorveglianza e bonifiche.
Se iniziamo ora ci vorranno 50 anni per far tornare la Campania (in)felix di nuovo salubre. E quei fondi devono essere indirizzati dai comitati e dalle personalità scientifiche che in questi anni hanno dedicato il loro tempo ad evidenziare il problema.

Luigi Di Maio