Il M5S porta in Parlamento il caso Marinara

Nuovi sviluppi sul caso Marinara: il Movimento 5 Stelle, tramite i suoi portavoce al Senato della Repubblica, interroga il Ministro Lupi, mentre tre nuovi esposti sono stati depositati in Procura.
Chiarezza sulla vicenda del porto turistico di Marinara. Questo chiedono i senatori del Movimento 5 Stelle al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi con un’interrogazione presentata in data odierna.
Una vicenda che da tanti anni si trascina senza soluzione sulle nostre coste e su cui il Movimento 5 Stelle intende far luce.
L’interrogazione porta la firma delle senatrici emiliane Michela Montevecchi e Maria Mussini, testimoni personalmente del caso a Marina di Ravenna il giorno della loro visita al nostro territorio, e del senatore piemontese Marco Scibona, da sempre in prima linea nelle battaglie per la tutela della Val di Susa, anch’egli ospite a Ravenna durante la manifestazione No CMC dello scorso autunno e che conosce assai bene questa realtà.
Il testo dell’interrogazione parlamentare è il risultato di un lavoro di studio e approfondimento condotto in queste settimane per ricostruire una serie molto intricata di vicende, alcune delle quali già note e quasi tutte ancora irrisolte.
Fondamentale per il Movimento 5 Stelle, che ha come primo punto la partecipazione e l’ascolto dei cittadini, è stata la collaborazione di alcune persone direttamente coinvolte nella vicenda, le quali, prima ancora dei risarcimenti per i danni economici direttamente subiti, hanno deciso di reclamare sopra ogni cosa la giustizia e la legalità che paiono in questo caso completamente dimenticate.
Intrecci di mala politica e di mala gestione dei Beni dello Stato, truffe a migliaia di imprese artigiane, mancata regolarizzazione di quanto costruito e molto altro hanno impedito che potesse compiersi quanto richiesto dalla maggioranza dei cittadini ravennati – stando a quello che raccontano gli Amministratori – ovvero l’utilizzo di una vasta area di spiaggia a favore della realizzazione di un porto turistico che avrebbe rilanciare turismo ed occupazione.
Cosa rimane di un porto che doveva vedere l’approdo a mare e la dépendance a terra? Una sorta di “ecomostro” speculativo: nessun turismo, nessun rilancio di Marina di Ravenna, nessuna società di gestione davvero interessata a tutto questo. Anche in questo caso pare proprio che i classici “furbetti”, con l’avvallo degli organi preposti alla tutela ed al controllo, abbiano potuto farla da padroni là dove, per molti lustri, i cittadini comuni andavano a passeggiare e a rimirare il mare di tutti.
Il Movimento 5 Stelle con l’atto presentato oggi chiede che venga fatta chiarezza circa i comportamenti assunti dall’Ente che ha in capo le concessioni e, soprattutto, la vigilanza sui luoghi dove sorge Marinara: l’Autorità Portuale di Ravenna. In particolare, si chiede conto al Presidente, il Dott. Galliano Di Marco, di quanto avvenuto in questi anni, prima e durante l’attuale reggenza, e si chiede al Ministro se è a conoscenza dei fatti descritti e se non ritiene opportuno prendere opportuni provvedimenti, quale il commissariamento della stessa Autorità Portuale. Il Movimento 5 Stelle cita anche il canale Candiano, un grandioso progetto di approfondimento dei fondali, rifacimento banchine e “ristrutturazione” di aree naturalistiche importantissime, portato avanti con l’utilizzo di denaro pubblico.
A corredo dell’interrogazione parlamentare anche sei esposti alle Procure, tre dei quali presentati oggi, a domandare chiarezza sulla questione dei fanghi di dragaggio del bacino su cui è poi stata realizzata Marinara, sui presunti mancati accatastamenti e relativa omissione della tassazione dei posti barca, sulle opere incompiute (diverse delle quali a grave pregiudizio della sicurezza del porto), su una edificazione probabilmente illegittima all’interno del porto turistico stesso e, infine, sullo scempio di un cimelio storico, il cosiddetto “Monumento dei Marinai d’Italia”, una motosilurante autrice di tante missioni durante la lotta di liberazione e donata dalla Marina Militare al Comune di Ravenna, Medaglia d’Oro al Valore Militare. Rimossa, sventrata, manomessa, rimpallata come un impiccio qua e là e ormai sparita anch’essa, da un decennio, alla vista dei ravennati, come il mare davanti a Marinara e come, forse, il senso di giustizia e di legalità per cui nostri padri lottarono e che noi, a gran forza, oggi richiediamo, nell’assoluto silenzio dell’Amministrazione comunale e di tutte le parti interessate, che pare stavolta abbiano perso la voglia di parlare.
Michela Montevecchi, Maria Mussini, Marco Scibona
Portavoce al Senato della Repubblica – Movimento 5 Stelle
Andrea Defranceschi
Consigliere Regionale Emilia Romagna – Movimento 5 Stelle
Francesca Santarella, Pietro Vandini
Consiglieri Comunali di Ravenna – Movimento 5 Stelle
Paolo Cornacchione
Consigliere Territoriale Zona Mare – Movimento 5 Stelle
Movimento 5 Stelle Ferrara