Fiducia 2.0: la voce dei cittadini in Rete entra alla Camera

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Il discorso sulla fiducia del M5S alla Camera dei Deputati ha rappresentato un evento senza precedenti. Ogni punto di critica al governo Letta è stato espressione dei cittadini, della loro voce arrivata in Parlamento attraverso la Rete, dei loro nomi senza volto che prepotentemente sono entrati in aula e hanno parlato.
Federico D’Incà è stato il loro Portavoce, un mero strumento dei cittadini, un megafono che ha amplificato il loro pensiero là dove conta, proprio nello spirito del MoVimento 5 Stelle.
Ecco il discorso di Federico, anzi il discorso di tanti italiani, sia in video che in testo.
Buona lettura, e… a riveder le stelle!

Presidente
Oggi lei è venuto alla camera per chiedere la Fiducia, è qui perché il condannato Silvio Berlusconi, morto dal punto di vista politico, si aggrappa ai vivi per trascinarli nel baratro con sé mentre piange “lacrime da coccodrillo” o meglio “da Caimano”. Ma i vivi, anche se in sofferenza, sono i cittadini che ogni giorno mandano avanti questo paese con passione e coraggio nonostante il peso (morto anch’esso) di una politica costosa, inefficiente, incapace di produrre una pur minima scelta in favore del Paese. La vergognosa pantomima di questi giorni sull’Iva che incide nella carne viva dei cittadini è illuminante. Berlusconi muove le sue marionette e ogni tanto qualche burattino gli scappa di mano e tenta di rovesciare il suo potere. Burattini impazziti fuggiti ma forse ricondotti a casa, stipendiati profumatamente e interessati solo a questo, mentre nel Pd fanno finta di strepitare contro il condannato ma poi si fanno sempre ipnotizzare dal lui e si fanno dettare l’agenda politica. Il teatrino però è finito, lo abbiamo capito tutti, non oggi forse, tra alcuni mesi o alcuni anni, ma in ogni caso è finito. Questo governo dei rinvii e di tasse vere, aumentate per coprire finti tagli di altre tasse, è alla luce di tutti i cittadini italiani.
Oggi però, non voglio parlare solo a nome di 106 cittadini del gruppo parlamentare alla camera del MoVimento 5 Stelle, voglio che siano i cittadini fuori da questo Parlamento a dire quello che pensano, in questo modo forse sarà più chiaro il loro pensiero e sarà più facile, per lei Presidente, portare le proprie dimissioni al Presidente Napolitano. Per questo motivo ho raccolto nella mattinata la voce dei cittadini attraverso i social network e le richieste di dimissione da consegnare a lei presidente. Forse qualcuno potrebbe chiamarla “Sfiducia 2.0”, io la chiamerò “Sfiducia Diretta da parte degli italiani” e credo sia la prima volta che accade.
Non siamo noi a sfiduciarvi, ma è il Paese che non ha più fiducia in voi. Oggi abbiamo assistito alla più grossa pagliacciata degli ultimi 100 anni consumata sulle spalle del popolo italiano. Andatevene e liberate il Paese da questo incubo! (Giorgio)
Un presidente che mente a tutti gli italiani non è degno di fiducia. (Luigi)

Ciò che sta succedendo dovrebbe essere rappresentato in teatro, non nelle sedi di governo. (Reyel)

Dimettetevi subito, fatelo per salvare le vostre anime se non volete farlo per salvare gli italiani. Gli italiani moriranno, prima o poi, ma le anime no e potrebbero bruciare per l’eternità. (Cinzia)
Dare la fiducia a questo governo significa solamente prolungare l’agonia di questo paese! (Jimmy)
E noi la sfiduciamo Signor Presidente, perché lei stesso è il Presidente dei rinvii, che non avendo il coraggio di cambiare marcia al Paese, ha preferito posticipare decisioni importanti, come la tanto odiata IMU e l’IVA, ma soprattutto ha fatto il gioco di Bruxelles, cioé di favorire le Banche, le Lobby delle Slot Machines, i Signori della Guerra con gli F35… 
(Arthur)
La fiducia è l’unica cosa che ci è rimasta e non intendiamo certo consegnare nelle loro mani anche quella. 
(Manolo)
Non meritate alcuna fiducia poiché mentre il paese sta morendo di fame, avete pensato ai vostri interessi cercando un salva condotto per Berlusconi e peggio ancora lo avete affamato di più buttando soldi per gli F35, rinunciando all’imu e complici della mafia delle slot machine, avete addirittura regalato miliardi di euro ai concessionari pur essendo loro colpevoli di un immensa evasione fiscale. Avete infine permesso l’aumento dell’iva, nonostante la nostra proposta per evitarlo da tutti voi bocciata, raccogliendo così anche nelle tasche dei più poveri. 
(Massimiliano)
Signor Letta, alcuni dicono che voi politicanti abbiate paura di Grillo. Si sbagliano! Voi avete paura degli italiani. E fate bene! (Salvo)
Gentile Pres. Letta, se dopo questi mesi Lei ha davvero bisogno che Le dica le motivazioni per la sfiducia al suo governo, allora ragione in più per sfiduciarla. Suggerisco perciò di risparmiare il tempo, pagato profumatamente dai cittadini, e passare a qualcosa di più importante. (Riccardo)
Avete anteposto il bene dei vostri partiti a tutto: alla logica, al buon senso, alla legalità, al sostegno dell’economia reale. Soprattutto lo avete anteposto al bene dei cittadini italiani. Il vostro operato è raffazzonato e confuso e manca una visione politica, giusta o sbagliata, perché avete troppi da accontentare. (Giovanna)
Inesorabilmente anche se ahimè lentamente voi siete destinati a divenire minoranza. Diretta espressione del popolo italiano che ha iniziato a capire e a cambiare. È inevitabile e voi lo sapete. Senza dichiararlo ai vostri elettori avete fondato un nuovo partito e associate le rimanenti vostre forze contro il vero vostro nemico. Noi. Non vi servirà. Vi siete auto condannati. Presto dovrete rispondere dei vostri inganni e dovrete corrisponderne il prezzo. Inesorabilmente. 
(Alex)
L’Art.1 della nostra Costituzione dice che l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Il governo Letta come il precedente sta calpestando la nostra costituzione. Lavorare in Italia attualmente é impossibile o meglio inutile se non deleterio. Lavorare in Italia produce solo debiti. Il lavoro non é più una ricchezza non é crescita ma é diventato debito. Lavorare é diventato un lusso!
(Gabriele)
Signor Presidente, curare il Paese con le sue ricette è come curare un malato di cancro con l’aspirina… A patto che il malato provveda personalmente a far la fila in farmacia ad acquistarla, previa ricetta del medico curante, cosa che obbligherà l’ammalato a pagare un ticket superiore al costo stesso del farmaco…
(Roberta)
Era ovvio che non si ritornava al voto. Mai visto un tacchino anticipare il natale…
(Michele)
Almeno sbrigatevi a darci in pasto ai tedeschi, prima che arrivino i cinesi!
(Francesca)
Gentile Dott. Letta, nonostante gli amici suoi della borsa premino questo governo i cittadini la borsa non ce l’hanno piú. Chi ha un lavoro e famiglia non arriva a fine mese. Chi un lavoro non ce l’ha versa nella disperazione totale. Basta … lo diciamo a gran voce …nulla di ciò che erano buoni propositi sono stati approvati. Avete reso il parlamento il tempio degli scempi avallando tecniche sperimentali di presidenzialismo in perfetta sintonia con il pregiudicato.
Abbia la compiacenza almeno Lei di dare le dimissioni oppure il parlamento se avesse un impeto di amor di patria , di orgoglio per rappresentare comunque cittadini sfiniti.
(Roberto)
L’investimento in Ricerca è stato sacrificato negli anni. Oggi i sogni dei nostri ricercatori si sono frantumati a causa dell’inerzia della Classe Politica che finora ha preferito credere in altro. In nome di tutti quei ricercatori che credevano di avere un ruolo e di poter partecipare a costruire un Futuro migliore per questo Paese, e che hanno acquistato un biglietto di sola andata per altre Terre, in nome dei nostri cervelli che umiliati dalla politica senza visione dove gli interessi di parte hanno prevalso sul Bene Comune, hanno dovuto abbandonare i loro sogni. In nome di tutti quegli italiani che solo all’estero sono stati valorizzati e di cui siamo orgogliosi, io pongo la SFIDUCIA (Laura).
Dare la fiducia a questo governo è continuare a credere che i vecchi schemi possano salvare un Paese condannato da questi stessi schemi: delega delle decisioni ai partiti, burocratizzazione, conservazione, compromessi. Ora ci vuole partecipazione, coraggio, fantasia e progettualità. Tutte cose che questo esecutivo e la sua maggioranza non rappresentano né vedono come soluzioni.
(Ivan)
Questi sono solo una parte di cittadini che in modo educato e rispettoso delle istituzioni chiedono di votare la Sfiducia a lei Presidente e alle larghe intese zoppe, alla volontà espressa da partiti politici di continuare una legislatura che non ha e non avrà nessun significato nella storia di questa nazione. Vi sono momenti della vita in cui si deve capire la direzione da prendere, e allora noi chiediamo a lei Presidente, anche se oggi avrà la fiducia, di raggiungere il Presidente della repubblica e con coraggio e ripeto con coraggio rassegnare le dimissioni e lasciare che finalmente l’Italia si possa liberare dalla dittatura partitica. L’indomani il Presidente Napolitano dovrà sciogliere le camere e dare la possibilità agli italiani di votare, un voto libero e puro come l’acqua delle mie montagne, così limpido che permetterà ai nostri cittadini di rispecchiarsi in un Paese Nuovo, una patria dove dovrà regnare la felicità e non la povertà degli ultimi anni, dove potremo di nuovo in qualsiasi angolo del mondo dire con orgoglio che siamo italiani.
Per questi motivi, per i cittadini che credono in questo Paese, per tutto l’immenso amore che noi parlamentari del MoVimento 5 Stelle proviamo per l’Italia, voteremo la Sfiducia a questo Governo.