#Sieteniente, ventidue buone ragioni per dire NO a Letta – video


Vai a casa Letta. Ci sono ventidue buone ragioni per mandare casa il governo dell’inciucio Pd-Pdl-Scelta Civica.
Il Movimento 5 Stelle Senato ha depositato la mozione di sfiducia all’esecutivo. Un documento firmato da tutti i 50 portavoce al Senato.
Una mozione , quella del Movimento 5 Stelle, che ricorda la totale “inadeguatezza ed incapacità del Governo di porre in essere iniziative legislative ed amministrative volte a risolvere i cogenti problemi del Paese, di ordine economico, sociale e concernenti la moralità pubblica” e prende atto delle “delle reiterate iniziative – di carattere eversivo – assunte dal capo di un partito di maggioranza (Berlusconi) e da alcuni ministri che stanno provocando gravissimi conflitti tra poteri dello Stato ed, in particolare, tra potere legislativo e potere giudiziario”.
Il documento ricorda come l’esecutivo non abbia coinvolto il Parlamento nel processo di riforma della Costituzione , innescando invece un processo che “è volto a scardinare i principi fondamentali dell’ordinamento costituzionale come la sua «rigidità» formale e sostanziale“.
Infine i non-fatti di Letta, nonostante le proposte messe in campo dal Movimento 5 Stelle.
1) non si è introdotto il reddito di cittadinanza;
2) non si sono adottate misure immediate ed efficaci per il rilancio della piccola e media impresa;
3) non si è introdotta una effettiva legislazione anti-corruzione;
4) non si è né informatizzato né semplificato lo Stato;
5) non si è abolito alcun finanziamento pubblico ai partiti politici;
6) non si è istituito alcun sistema per verificare gli arricchimenti illeciti dei politici negli ultimi 20 anni;
7) non si è introdotto alcun nuovo strumento di democrazia diretta, come il referendum popolare propositivo e referendum popolare abrogativo, senza quorum;
8) non si è provveduto ad alcuna riduzione delle indennità dei parlamentari, né alla riduzione dei costi della politica;
9) non si è provveduto a promuovere modifiche ai regolamenti parlamentari, volte ad introdurre l’obbligo di esame di ogni iniziativa legislativa popolare;
10) non si è provveduto alla riforma del sistema pubblico radiotelevisivo, al fine di renderlo indipendente dal sistema partitico e politico;
11) non si è seriamente supportata, da parte del Governo, alcuna riforma del sistema elettorale vigente;
12) non si è provveduto a fissare a due il numero massimo di mandati elettorali, a qualsiasi livello, che ogni cittadino può essere chiamato a ricoprire;
13) non si è introdotta alcuna disciplina volta a prevenire e a contrastare il conflitto di interessi;
14) non si sono ripristinati i fondi tagliati alla Sanità ed alla scuola pubblica;
15) non si è provveduto ad alcuna abolizione dei finanziamenti diretti ed indiretti ai giornali;
16) non si è provveduto a garantire ai cittadini il libero e gratuito accesso alle Rete;
17) non si è abrogata – in maniera definitiva – l’IMU sulla prima casa;
18) non si sono introdotte misure volte alla piena impignorabilità della prima casa;
19) non si è abolita Equitalia;
20) non si è provveduto a ripristinare la formulazione originaria dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (Legge 300 del 1970);
21) non si è abbandonato, in via definitiva, il programma per la produzione e l’acquisto dei cacciabombardieri F-35;
22) si è pervicacemente perseguita la riorganizzazione geografica della giustizia, determinando un’azione di desertificazione della presenza dello stato sul territorio nazionale;
Ventindue buone ragioni per dire NO al governo Letta.
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