IMU: asilo Mariuccia tra PD e PDL alla faccia nostra

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Da ieri la maggioranza è in battaglia sull’IMU. A prescindere da quel che i partiti vanno raccontando in TV (si prescinde sempre), ovvero i soliti slogan sulle povere vedove piuttosto che “l’equità fiscale”, la realtà in Parlamento è ben diversa.
Per il PD arriva l’ora della rivincita sui compagni di merende -quel PDL che ha tenuto sul filo del rasoio il governo per mesi con la scusa dell’IMU- e la barriera dei 750 euro di rendita catastale per l’esenzione dovrebbe in teoria dimostrare che il PD propugna giustizia e fa pagare i ricchi.
Peccato però che tali ricconi, secondo un PD ormai sempre più distante dal pianeta Terra e dai comuni mortali, vantino magioni di appena 36 mq in una città come Roma. Si esenta praticamente solo chi vive in cantina. “E’ già qualcosa!” tuonerà il solito fautore delle elemosine al popolo, e che si considera ancora di sinistra.
Ma non finisce qui il braccio di ferro. Il PD sarebbe anche disposto a cedere, e a togliere lo sbarramento sulla rendita catastale, ma in cambio vuole altre concessioni che il PDL non è disposto a dare per non perdere la faccia. Per tacere del fatto che i proponenti del provvedimento, si vocifera, sono PD di area renziana che tentano di far cadere il governo per spianare in fretta la strada a Matteo.
Insomma continua in Parlamento l’asilo Mariuccia, per poi vendere qualche slogan in TV agli ignari elettori, mentre il Paese aspetta invano una boccata d’aria che non arriverà mai.