Partecipa.gov.it: abbiamo dei comici a governarci!

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Alla mezzanotte di ieri è scaduto il termine (lo sapevate?) per rispondere al (pilotato) questionario promosso da Letta e Quagliariello sul sito www.partecipa.gov.it, che domanda: Presidenzialismo o Parlamentarismo?
A parte le domande, che sembrano scritte da Pagnoncelli (i famigerati sondaggi di “Ballarò”), la premessa è esilarante: “La Repubblica italiana ha una forma di governo parlamentare. Il popolo elegge il Parlamento, mentre il Parlamento in seduta comune elegge il Presidente della Repubblica. Il Parlamento garantisce la fiducia al Governo. Se tale rapporto di fiducia viene meno, il Governo è costretto a dimettersi“.
Su quel “il popolo elegge” mi viene spontaneo il famoso pensiero di Totò. E’ legna da ardere sotto il fuoco del “Porcellum”, che abbiamo chiesto ancora prima di entrare in Parlamento di abolire. Come può il popolo scegliersi i rappresentanti se sono le segreterie dei partiti a “nominarli”? E come può un Presidente del Consiglio ostinarsi nel sostenere che “il popolo elegge”? E, poi, quel “il Parlamento garantisce la fiducia al Governo”, non si può sopportare!
Noi siamo orgogliosi di non esserci resi complici di questa licenziosa fiducia al nipote di Gianni Letta. Il ministro Zanonato ha detto a “Report”, lunedì sera, che a lui le domande con le risposte “incapsulate” non gli piacciono. Nemmeno a noi, lo sa? Perché allora le fate ai cittadini? Prendete la prima domanda del questionario breve di questa fantomatica “Consultazione Pubblica sulle Riforme Costituzionali”. E’ così posta:
1 di 8. Secondo te, l’attuale forma di governo deve essere modificata?
No.
Si, rafforzando i poteri del Governo espresso dal Parlamento, mantenendo una forma di governo di tipo “parlamentare”.
Si, con l’elezione popolare del Presidente della Repubblica, verso una forma di governo di tipo “presidenziale”.
Altro.
Non so / nessuna risposta.

Da notare come non sia prevista la semplice risposta del “si”, ma sia accompagnata sempre da pensieri già partoriti da loro. Passano il tempo a criticare la democrazia partecipata del MoVimento 5 Stelle, e quando tocca a loro questo è tutto ciò che sanno produrre. Dire tendenzioso è dire poco: il cittadino viene guidato come un seienne a rispondere ciò che già hanno deciso.
Noi vogliamo le elezioni subito. Non ci piace il “Porcellum”, ma se la modifica della legge elettorale dev’essere l’attenuante per Alfa-Letta per prendersi altro tempo per rovinare l’economia italiana e restare incollati alle loro poltrone e seggi, allora anche col Porcellum votiamo, purché si voti. Saremo noi, con una maggioranza assoluta, a cambiare quella dittatura mascherata da voto. I cittadini non sono chiamati alle urne per confermare i loro nominati ma per mandarli a casa.
Salvatore Micillo, M5S Camera
Fonti di riscontro:
Partecipa.gov
Gaetano Quagliariello