Stipendi d’oro: la Boldrini e la Repubblica di Montecitorio
Il MoVimento 5 Stelle, alla Camera, non demorde: abbiamo chiesto all’Ufficio di Presidenza due interventi di buon senso, anzi il minimo sindacale di dignità istituzionale e rispetto dei cittadini.
La prima proposta era: adeguare gli stipendi dei funzionari di Montecitorio a quelli del resto del mondo. E anche generosamente, ossia mantenendo il massimo pari a quello del primo Presidente di Cassazione.
La seconda proposta era quella di far ruotare gli incarichi dirigenziali e di vertice.
Ma la Presidente Boldrini ha detto NO. I funzionari della Camera potranno continuare a guadagnare fino a 600 mila euro l’anno (suscitando l’invidia del Presidente di Cassazione, che ne percepisce la metà), e i dirigenti conserveranno l’incarico vita natural durante (suscitando l’invidia del Cardinale Ratzinger, che si è dimesso da Papa).
Il Palazzo dentro cui ci troviamo è sempre più uno Stato a parte, la Repubblica di Montecitorio. Dove si guadagnano cifre inaudite, e dove si mantengono cariche a vita come ai tempi di Re Sole.
E il popolo? Che mangino brioches.