Immigrazione: tutte le balle della Lega Nord – video
Tutte le bugie della Lega Nord sul reato penale di clandestinità, ovvero il maggiore fallimento politico del partito dei condannati Bossi e Maroni.
In aula da parte dei senatori nominati della Lega è andata in scena una vera farsa. Una maratona di falsità e sparate xenofobe, buone solo per cercare di raccattare qualche voto in più per provare a riuscire a superare la soglia di sbarramento del 4% alle prossime elezioni europee.
Questo reato penale voluto da Lega, Forza Italia-Pdl costa solo milioni di euro ai cittadini italiani ed ha infinitamente peggiorato le cose. I primi ad essere incavolati neri dovrebbero essere gli illusi e ingannati elettori leghisti. Vediamo il perchè.
CON L’ABOLIZIONE DEL REATO PENALE, I CLANDESTINI VENGONO ESPLUSI UGUALMENTE
I leghisti nascondono la prima verità. Con l’abrogazione si mantiene comunque il procedimento amministrativo di espulsione che sanziona coloro che violano le norme sull’ingresso e il soggiorno nello Stato.
LA LEGA DIFENDE I PREFETTI (CENTRALISTI)
Per difendere il “reato penale di clandestinità” il senatore leghista Sergio Divina ha dichiarato in Senato che” il reato è stato studiato sull’impianto istituzionale italiano con il ruolo importante dei prefetti”. I prefetti ? Ma i prefetti sono il massimo organo centralista dello Stato!
Pur di fare xenofobia da quattro soldi (pubblici magari investiti in Tanzania o per le false lauree in Albania di Renzo Bossi) la Lega difende il massimo organo centralista di uno Stato. Ma non erano “autonomisti” e “federalisti”? Sì a parole…
I COSTI DEL REATO PENALE DI CLANDESTINITA’
Vediamo qualche dato che sbugiarda i leghisti su tutta la linea.
Fonte il SAP (Sindacato Autonomo di Polizia). Tra le Forze dell’Ordine e un partito pieno di condannati per gravi reati i cittadini sanno a chi dar retta….
Nel 2010 il Ministero dell’Interno ha speso circa 460 milioni di euro per gestire i flussi migratori, cioè controllo delle frontiere, identificazione dei clandestini, espulsione, politiche di integrazione. Per il 2012 si parla di almeno 700 milioni di euro. Un clandestino con il reato penale rimane nei Centri di identificazione ed espulsione cinque mesi in media e ci costa 7mila euro l’uno.
CON REATO PENALE: 90% CLANDESTINI NON ESPULSO
Nel 2010 con il reato penale voluto dalla Lega e Forza Italia sono stati identificati 150.000 irregolari: appena 16.000 riaccompagnati coattivamente alla frontiera. I dati degli ultimi due anni sono simili. Il 90% non viene espulso. “Gli altri ricevono il foglio di via, dovrebbero allontanarsi da soli, ma non lo fanno quasi mai” spiegano le forze di Polizia.
MENO FORZE DELL’ORDINE E SICUREZZA NELLE CITTA’
Sempre le stesse forze di polizia denunciano che: “Il reato di clandestinità, prevedendo l’arresto obbligatorio in flagranza e il processo per direttissima, implica che gli stranieri vadano presi e accompagnati non in carcere, ma nelle strutture di polizia, e tenuti in custodia fino al giorno dopo quando ci sarà il processo. Ciò comporta che le pattuglie dovranno abbandonare il territorio per sorvegliare i fermati: ovvero meno sicurezza per i cittadini».
MULTE INESIGIBILI
Attualmente questo reato penale d’immigrazione clandestina non serve perché di fatto è una multa da 5000 a 10000 euro che si da al clandestino. Ovviamente non la pagherà mai, non è previsto l’arresto e non va a toccare la Bossi -Fini o altre misure come l’espulsione.
GIUSTIZIA INTASATA (CON COSTI A CARICO DI TUTTI I CITTADINI)
Questo reato penale serve solo a intasare la giustizia, producendo decine di migliaia di processi senza imputato che dobbiamo pagare noi cittadini (spesso il clandestino nel frattempo se n’è andato magari in altri paese dell’Unione Europea).