Il PD si fa pubblicità con i bambini… reloaded

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Ricordate come il renziano sindaco di Siracusa ha accolto il proprio capocorrente presidente del Consiglio in una scuola? Bambini in coro a esaltare le sue leggendarie gesta: “Muoviam la testa, facciamo festa. A braccia aperte ti diciamo benvenuto“. E ancora “Tu non scordarti di noi, dei nostri sogni, delle speranze che ti affidiamo, con fiducia, oggi a ritmo di blues“.
Ora tocca ai ragazzi delle scuole coinvolte da Telefono Azzurro in un convegno alla Camera. Questa volta non si va a ritmo di blues, ma ci sono deputati del maggioranza, senatori della maggioranza e sottosegretari, quasi tutti del PD. C’è poi Davide Faraone, il responsabile lavoro PD: l’interlocutore ideale per ragazzi fra i 14 e i 16 anni, visto che ha frequentato la casa del custode dell’arsenale del clan mafioso di San Lorenzo-Resuttana a Palermo.
Esatto c’è Faraone, ma nessun invito per esponenti del MoVimento 5 Stelle!
E’ presente soltanto la portavoce al Senato Enza Blundo: è stata lei stessa a insistere per prender parte all’iniziativa. La nostra capogruppo in commissione Infanzia Silvia Giordano invece si ritrova a scoprire l’evento solo attraverso i giornali.
Luigi Di Maio viene fermato mentre passa davanti alla sala in cui si tiene il convegno: “Potrebbe rispondere a qualche domanda dei ragazzi delle scuole?”. Lo stesso accade a Loredana Lupo: passeggia fra i corridoi, e si infila dentro la sala. E’ l’unica a far presente che esistono le mail dei parlamentari per comunicare con loro. Una piccola lezione di informatica, ma è solo una parentesi.
In realtà, al convegno bisogna parlare del premierissimo già sindaco di Firenze: “Renzi mette i soldi per le scuole. Renzi trova i soldi per il lavoro. Renzi aiuta le famiglie ad arrivare alla fine del mese“. Sì, i gregari del Pd tirano acqua al mulino fiorentino: ripetono i suoi slogan che restano distanti dalla realtà e dai fatti concreti. Con la scusa dei bambini.