Renzi, una vita da furbetto

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Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha da subito indicato nella discontinuità la cifra del suo lavoro. Infatti, il premier dà il buon esempio a giovani e pensionati al minimo ingabbiati dalla crisi: la casa a ‘scrocco’ favorita da un palazzinaro e la doppia pensione pagata dagli italiani.
Renzi, infatti, è ormai fatto noto, ha avuto in affitto un appartamento gratis da un amico a cui avrebbe fatto dei favori, tanto che la procura di Firenze ha aperto un’inchiesta. E in barba a giovani e pensionati in estrema difficoltà, fra pagamenti da fame e disoccupazione, Renzi il “furbetto” si appresta a incassare la sua bella doppia pensione, in linea con i saldi principi di tutta la classe politica italiana.
Undici giorni prima della sua candidatura alla provincia di Firenze, Renzi è stato assunto come dirigente dell’azienda di famiglia di cui in precedenza era socio. Posto immediatamente in aspettativa, ha ricevuto contributi pagati dalla Provincia di Firenze, prima, dal Comune, poi, per circa 350mila euro. Un giorno di lavoro nell’azienda di famiglia e 9 anni e sei mesi di contributi. Soldi versati dalla collettività.

Ora, però, Renzi è presidente del Consiglio e il suo trattamento economico – e pensionistico – è equiparabile a quello dei parlamentari. Quindi via alla seconda pensione e, se la “furberia” arriverà fino in fondo, anche al vitalizio.
Complimenti, dunque, a Renzi, il nuovo che avanza che assomiglia, anzi, è proprio preciso, ai peggiori vecchi politicanti nostrani.