Donne, lavoro e dimissioni in bianco: un’altra bugia di Renzi

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Sembra proprio che ci sia una precisa volontà di non risolvere il problema delle “dimissioni in bianco” per le donne appena assunte.
Fin dal 2001 esiste l’ottimo istituto della convalida: quando una lavoratrice dà le dimissioni, deve poi confermarle presso i Centri per l’Impiego o le Direzioni territoriali del Lavoro, in modo da certificare ufficialmente che non sia stata costretta. Questo vale in particolare per donne giovani, neospose o neomamme.
Ebbene: malgrado Matteo Renzi al programma di Fazio proclami al mondo tra scroscianti applausi “La parità dei sessi? Ci arriveremo quando una ragazza non sarà più costretta a firmare una lettera di dimissioni in bianco!”, ecco che come al solito alla prova dei fatti fa il contrario.
Su pressioni della lobby di Confindustria, vista nei corridoi della Camera a ronzare intorno ai deputati della maggioranza, infatti, ecco che a Montecitorio passa una legge che neutralizza la convalida… indovinate per quale categoria? Proprio per le lavoratrici giovani, neospose e neomamme!
Le quali potranno ora, con comodo, firmare un moduletto in azienda e via andare. Con comodo del datore di lavoro, naturalmente, che potrà buttarle fuori senza dover più dare spiegazioni a nessuno.
E intanto, qualcuno continuerà a spellarsi le mani in TV per altre bugie sulla pelle delle donne. Altro che quote rosa.