Il rigassificatore del PD. Indovinate chi lo paga? Noi!

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Le bollette delle martoriate famiglie italiane diventano di nuovo il bancomat per salvare un impianto in perdita.
E l’impianto in questione questa volta è un rigassificatore “targato PD”.
Sta accadendo in questi giorni, nel silenzio dello zittificio nazionale.
I deputati della Commissione Ambiente del Movimento 5 Stelle hanno presentato un’interrogazione parlamentare al ministro Galletti e anche al premier Renzi. Sì, perché riguarda anche lui, come segretario del partitùn.
Tutto nasce quando la settimana scorsa il viceministro per lo Sviluppo Economico in aula dice che l’impianto di rigassificazione offshore di Livorno verrà inserito nell’elenco delle opere infrastrutturali strategiche in un prossimo decreto del premier. E che potrà accedere al “regime regolato” e pertanto potrà usufruire di altri 110 milioni di Euro. Soldi che saranno pagati come? Ma dagli italiani in bolletta, come viene apertamente specificato!
Guarda caso l’impianto offshore di Livorno è di proprietà di Olt-Lng Toscana, a sua volta controllata tra l’altro dalla multiutility Iren (46,79%) di Reggio Emilia.
Da questa operazione – c’è scritto nell’interrogazione – trarrebbe evidentemente e concretamente un vantaggio Iren, che è una multiutility comunemente associata ad ambienti politici di centrosinistra è controllata dai comuni di Genova, Torino e Reggio Emilia, registra utili in costante calo, ha un indebitamento finanziario di 2,52 miliardi di euro. Secondo inchieste giornalistiche Delrio sembra avere notevoli influenze su Iren.
Nella nostra interrogazione (a prima firma Samuele Segoni) abbiamo chiesto quanto dovranno pagare i cittadini per salvare la Iren e «se non si ravvisi un conflitto di interesse nell’attribuzione di ingenti fondi a una società per azioni che fa capo ad ambienti contigui ad alcuni membri del Governo».
L’impianto avrebbe dovuto essere operativo nell’esercizio 2008/2009, ma inaugurato commercialmente a dicembre 2013. E’ costato 900 milioni di euro… e fino ad oggi non ha ancora prodotto nulla.