A Piombino, con gli operai della Lucchini e per gli abitanti

Giovedì il cuore dell’Acciaieria di Piombino ha smesso di battere. L’ultima colata è stata come un sipario che si chiude su una vicenda tutta italiana. Una tragedia del lavoro e dell’ambiente annunciata da anni. E il governo risponde con un tardivo piano di risanamento che è solo slogan e pochi spiccioli.

Di certo c’è il fatto che 2mila lavoratori tra diretti e indotto saranno messi a cassa integrazione a zero ore, senza prospettiva di rientro e nella peggiore delle ipotesi (fallimento completo) possono superare i 4mila. Per i lavoratori diretti c’è quantomeno la garanzia degli ammortizzatori sociali per tre anni, per l’indotto sarà tutto da definire.

Sabato alle 16 Beppe Grillo sarà a Piombino, davanti ai cancelli della portineria (Largo Caduti sul Lavoro,21), per un’agorà con gli operai della fabbrica. Con lui ci sarà Daniele Pasquinelli, candidato sindaco M5S a Piombino, i cittadini portavoce Sara Paglini, Massimo Artini, Laura Bottici, Nunzia Catalfo, Alfonso Bonafede, Sergio Puglia, e i candidati toscani per le Europee 2014.

Serve una rivoluzione copernicana della politica. Che parta dalle esigenze del territorio e dalle soluzioni concrete.

Il Movimento 5 Stelle ha proposte concrete e chiede bonifica, riconversione.
Riteniamo che uno Stato degno di questo nome abbia il dovere morale di provvedere ad una riconversione certa del sito industriale di Piombino. Noi crediamo che la corretta via sia quella di indirizzare la produzione dal semiprodotto, che non può essere competitivo con la concorrenza dei paesi emergenti, verso produzioni di qualità e ad alto valore aggiunto.

In Europa non si possono più sostenere produzioni massive, la nuova sfida sarà quella di ricavarci nuove nicchie di mercato derivanti dalla qualità e dall’innovatività delle produzioni. Vorremmo permettere l’insediamento di piccole e medie imprese che lavorano a km zero il semiprodotto siderurgico, ma per fare questo occorrono investimenti in infrastrutture, occorre energia a basso costo derivante da rinnovabili, occorre investire in ricerca e formazione.

Piombino è uno dei Sin, i siti di interesse nazionale, uno dei buchi neri più inquinati d’Italia: la bonifica è al palo, minerali e sostanze inquinanti non diminuiscono. L’unico valore a diminuire è quello dei fondi messi a disposizione per pulire un territorio inquinato da decenni.

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