DL Cultura-Turismo: ecco le proposte M5S per il settore turistico!

turismoitalia.png
Vogliamo bene all’Italia. Il M5S lavora in modo costruttivo, concreto e pragmatico per migliorare il decreto Cultura-Turismo in discussione alla Camera.
Abbiamo chiesto ad esempio di destinare un credito di imposta alle strutture alberghiere che fanno ristrutturazioni ispirate ai principi dell’efficienza energetica e dell’utilizzo di fonti pulite. A disposizione ci sono appena 120 milioni in tre anni, ecco perché abbiamo provato a focalizzare le risorse sugli alberghi in senso stretto: una platea ridotta per garantire un intervento più incisivo.
Abbiamo chiesto poi la riduzione dei tempi di commissariamento dell’Ente nazionale italiano per il turismo (Enit) in vista di Expo 2015. Vogliamo inoltre che il portale web Italia.it, oggi di fatto abbandonato a se stesso, venga gestito proprio dall’Enit. Così come abbiamo proposto la creazione del marchio di garanzia per il turismo italiano “Italian tourism” e la costituzione dell’Osservatorio dedicato al turismo accessibile, perché la scoperta delle cose belle è un diritto di tutti.
L’offerta turistica dovrebbe essere destagionalizzata grazie al buono vacanze e l’Enit dovrebbe avere al suo interno un comitato di concertazione sulle linee strategiche e programmatiche fra stakeholder pubblici e privati.
Abbiamo puntato pure sulla tutela professionale delle guide, in linea con una nostra risoluzione approvata all’unanimità in Commissione. Vogliamo inoltre che venga costituito un distretto turistico nazionale per estendere le aree in grado di ottenere una serie di agevolazioni e chiediamo che le marine vengano equiparate alle strutture ricettive, con l’obiettivo di portare l’Iva al 10%. Serve poi un ripensamento del sistema del “tax refund” (lo sgravio dell’Iva per i turisti extracomunitari) in modo da reperire risorse per finanziare il ministero.
Abbiamo chiesto di sostenere le imprese, le start up e gli esercizi ricettivi in generale con interventi di defiscalizzazione per coloro che investono sulla digitalizzazione.
Tra le nostre proposte, da sottolineare c’è anche la previsione di una fase sperimentale per l’affidamento gratuito dei beni demaniali abbandonati. Ciò servirebbe a verificare al meglio le eventuali problematicità e di conseguenza adattare i tempi della concessione in funzione dell’investimento privato che comunque deve avere una redditività.
Infine non può mancare la mobilità turistica “pulita”. Il M5S ha infatti puntato sullo sviluppo di percorsi intermodali che consentano ai visitatori in bicicletta di attraversare l’Italia, soprattutto grazie al potenziamento del trasporto ferroviario. Ciò perché l’inimitabile paesaggio della Penisola è ancora più bello se vissuto in maniera sostenibile.
Ora ci aspettiamo che governo e maggioranza dimostrino disponibilità e senso di responsabilità nell’accogliere le nostre proposte e integrazioni.