Consulta-Csm: grazie al M5S si comincia a fare pulizia tra i candidati marci
Da settimane il Parlamento è bloccato sull’elezione dei giudici del Csm e della Consulta e tutto a causa del Pd e di Forza Italia, lacerati da spaccature interne, ritorsioni e miseri giochetti fatti sulla pelle del Paese e a scapito del funzionamento di due organi di rilevanza costituzionale. Il loro vergognoso obiettivo è ormai chiaro a tutti: controllare politicamente il Csm e la Corte Costituzionale infilandoci dentro uomini di partito che, come nel miglior stile della Prima Repubblica, sono pregiudicati, indagati, in una parola impresentabili. Alla faccia della rottamazione!
Il Movimento 5 Stelle sta provando, in ogni modo, a fare da argine a questa marea fangosa che avanza e che vorrebbe sommergere il Paese. E i primi risultati li abbiamo raccolti: Luigi Vitali, imputato per falso, è stato costretto a ritirarsi e anche il nome di Donato Bruno, indagato, è quasi fuori gioco. E ora ci auguriamo che anche Violante, le cui responsabilità politiche sono enormi, faccia un passo indietro.
Li consideriamo i primi frutti dell’esempio che il M5S ha dato fin dal suo ingresso in Parlamento, degli sforzi fatti per ripulire le istituzioni dal marcio a cui siamo ormai abituati. Siamo stati sempre ignorati e derisi per questa nostra battaglia. Ma ora inizia a soffiare un vento buono che non si può fermare e che siamo certi spazzerà via, giorno dopo giorno, la polvere e la sporcizia che imbrattano questo Paese.
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