TAV senza normativa antimafia. Il governo si sveglierà?

valsusamafia.jpg
Musica per le nostre orecchie! Sapete di chi sono queste due frasi?
“Le due delegazioni [Italiana e Francese] hanno pienamente condiviso la necessità di prevedere l’applicazione della nostra normativa antimafia alle opere che il nuovo soggetto promotore pubblico di diritto francese, in via di costituzione, realizzerà in territorio italiano”.
“Stiamo valutando come si può applicare la legge vigente in Italia sulle infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici anche in una società che sottostà alla legislazione Francese”.
Rispettivamente del Ministro Alfano e del Ministro Lupi, che nei giorni scorsi si sono espressi su una questione tanto delicata quanto importante: il trattato internazionale del 30 gennaio 2012 sulla linea ferroviaria Torino-Lione, che prevede l’istituzione di un soggetto promotore pubblico che risponda alla legislazione Francese. Una scelta che bypassava totalmente le norme antimafia di cui è dotata la legislazione Italiana.
Bene, di questo pericoloso vuoto normativo finalmente se ne sono accorti anche nel governo, oltre al Sole 24 Ore ! Ci si sveglia con qualche ritardo?
Il 9 aprile 2014, infatti, il Senato ha approvato la ratifica di questo accordo grazie al voto favorevole di una maggioranza ignorante o collusa. Non ci sono alternative a queste due definizioni.
Il MoVimento 5 Stelle invece, sia alla Camera che al Senato, ha lottato ogni giorno contro la ratifica di questo accordo scellerato che rischia di regalare almeno venti miliardi di euro alle mafie, che nel torinese sono vive e prosperano.
Preoccupati per la brutta piega che stava prendendo la vicenda, abbiamo incontrato Giancarlo Caselli, (all’epoca capo della Procura di Torino), il quale a sua volta aveva sollecitato il Ministero a prendere provvedimenti. Abbiamo anche cercato di spiegare con più di mille emendamenti e decine di interventi in aula le ragioni profonde di una protesta civile, non violenta, basata sulla conoscenza dei fatti e supportata dai contributi sul tema di centinaia di docenti universitari e tecnici.
Governo e maggioranza non hanno voluto darci retta e hanno proceduto a testa bassa: l’ennesima porcata tutta Italiana si poteva evitare semplicemente ascoltando il M5S!
E adesso, che cosa dirà Matteo Renzi? Lui che solo quale mese fa era contrario alle “Grandi Opere Inutili” (voti in ballo) e che oggi, seduto sullo scranno di Palazzo Chigi, promuove una EXPO corrotta, fa partire una campagna di trivellazioni mai vista, sostiene l’energia fossile, considera gli inceneritori come siti strategici, nomina Marcegaglia e Descalzi all’ENI, finge di abolire le Province e il finanziamento pubblico ai partiti e mente agli Italiani, scrive con Berlusconi una legge elettorale incostituzionale e una riforma del Senato autoritaria. Lobby in ballo…