Lupi vuole ridurre ecobonus: basta favori alle fonti fossili!

energia-verde1.jpg Le dichiarazioni del Ministro dei Trasporti e delle infrastrutture Lupi sulla proroga di un solo anno dell’Ecobonus per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici e la probabile riduzione della percentuale detraibile dal 65% al 50% mostrano chiaramente che la priorità politica di questo Governo non è la ripresa economica, ma la tutela di interessi particolari.
I dati forniti da ENEA e Cresme mostrano come negli scorsi anni l’Ecobonus ha generato molti più benefici con ricadute dirette nell’economia, nell’ambiente e nella salute rispetto alla spesa sostenuta. D’altronde perfino nell’accordo trovato tra la Confindustria e CGIL, CISL e UIL di qualche hanno fa, emerge chiaramente che prorogare le misure di sostegno fino al 2020, con una normativa orientata a promuovere l’uso delle tecnologie più efficienti, può generare un effetto cumulato nel decennio di un aumento della produzione diretta ed indiretta a livello nazionale di quasi 240 miliardi di euro e la creazione di oltre 1,6milioni di posti di lavoro con un incremento del PIL medio dello 0,6% annuo.
L’uscita impropria di Lupi pertanto conferma l’indirizzo politico di questo Governo: favorire le fonti fossili con lo Sblocca Italia, eliminando la concorrenza delle rinnovabili (vedi il DL competitività) e adesso andando contro l’efficientamento energetico nella legge di stabilità.
Più volte, raccogliendo le istanza presentate da tutte le realtà produttive del Paese, abbiamo proposto al Parlamento di intervenire per stabilizzare l’Ecobonus almeno fino al 2020 con una riduzione graduale della percentuale detraibile. Ci vogliamo confrontare sul tema della ripresa economica del Paese nel breve periodo: per questo chiediamo di inserire nell’agenda delle decisioni politiche del Governo il sostegno all’efficienza energetica e alle fonti rinnovabili.
M5S Senato