Le briciole del governo ai bambini italiani che vivono nella povertà

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In Italia ci sono 1 milione e 876mila minori che vivono nella povertà, specie nel sud del Paese, bambini che nella stragrande maggioranza dei casi non sono nelle condizioni di frequentare con continuità la scuola e spesso vengono allontanati dalle proprie famiglie.
Oggi l’Aula del Senato aveva la possibilità di fare qualcosa di serio e concreto per far fronte a questa emergenza: sarebbe bastato dire sì alla parte della mozione del Movimento 5 Stelle in cui si chiedeva l’introduzione del reddito di cittadinanza come strumento generale di contrasto alla povertà delle famiglie. Ma il governo ha respinto questa proposta.
La mozione M5S, frutto di un lungo lavoro fatto in Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, impegnava il governo ad affrontare la povertà minorile in maniera definitiva e strutturale, con un intervento di sostegno a lungo termine. ma il governo, come sempre, ha preferito risposte tiepide che sanno di inutile carità.
La verità è che non si vogliono trovare i fondi per una misura in grado di aiutare davvero le famiglie più povere, quelle cioè che rischiano di vedersi sottratti i propri figli. Prova ne è il fatto che nella Legge di Stabilità non è stato inserito alcun tipo di fondo strutturale e che quei 100 milioni di euro stanziati per le famiglie disagiate sono briciole rispetto ai quasi due milioni di bambini poveri che abbiamo il dovere morale di non abbandonare.