Fisco e partite Iva, Renzi torni sulla Terra

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La pressione fiscale e contributiva sulle partite Iva è diventata insostenibile e nessun governo, men che meno questo, si sta facendo carico di una categoria che racchiude anche moltissimi giovani precari. Il M5S si schiera sempre dalla parte dei più deboli e in aula alla Camera, con un question time a prima firma Tiziana Ciprini, ha chiesto al ministro Poletti di farsi carico, tra l’altro, delle criticità ulteriori derivanti dal regime dei minimi introdotto in Stabilità.
La pressione fiscale per un non dipendente è di poco inferiore al 50% sui 30mila euro e supera il 50 quando si va oltre i 45mila euro all’anno. Ma la nuova fiscalità di vantaggio, voluta dal governo nella manovra e subito rinnegata da Renzi, è una punizione durissima per i giovani che vogliono darsi da fare e intraprendere un’attività ex novo.
Non a caso, per il novembre scorso, le statistiche segnalano un boom di nuove partite Iva, aperte da chi vuole restare nel vecchio regime ed evitare il nuovo, almeno per i prossimi cinque anni. In dettaglio, due mesi fa sono state attivate oltre 38mila nuove posizioni, in aumento del 15,5% per cento rispetto al novembre 2013.
La normativa appena introdotta va corretta oppure rischia di produrre nuova recessione economica proprio nel momento in cui la domanda interna declina e la disoccupazione continua a crescere. Renzi dice che gli italiani si stanno arricchendo. Chiediamo al premier di tornare ogni tanto da Marte a farci visita qui sulla Terra.