Stop mafie in Emilia Romagna, stop autostrada Cispadana!

cispadana.jpgStop all’inutile autostrada Cispadana, stop alle infiltrazioni mafiose.
E’ la proposta lanciata sabato nel corso di due conferenze stampa organizzate da parlamentari, consiglieri regionali e comunali del Movimento 5 Stelle a Reggio Emilia e Modena.
Mentre l’inchiesta Aemilia ha alzato il velo sulle infiltrazioni della ‘ndragheta in Emilia Romagna,
Il Movimento 5 Stelle ha lanciato alcune proposte immediate.
A livello nazionale e regionale sono state predisposte risoluzioni per sospendere il progetto dell’inultile autostrada Cispadana.
Alla luce delle ultime indagini sulle infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici emiliani, la Valutazione d’Impatto Ambientale della Cispadana va bloccata, almeno fino a quando non saranno concluse le indagini Aemilia e Tav di Firenze.
Ci sono troppe ombre su un’opera da 1,3 milardi di euro dei quali 180 milioni dalla Regione Emilia Romagna.
Un’ opera dal grosso impatto ambientale e sulla quale non si trovano analisi del progetto in merito a costi/benefici rischi. I rischi d’infiltrazione sono troppi” hanno spiegato i rappresentanti del Movimento 5 Stelle nazionali e regionali.
“Il ministero dei beni culturali a giugno 2014 ha dato parere negativo, ma pare che a breve il ministero dell’ambiente ufficializzerà il via libera della VIA e l’opera potrà partire. Nonostante alcune società che compongono l’ARC (Composta da Austrade del Brennero, gruppo Pizzarotti spa e Coopsette), come Coopsette abbiano legami che scottano. Legami di affari consolidati con ditte che sono coinvolte in inchieste per corruzione e mafia.
Tutte denunce con nome e cognome frutto di una interrogazione depositata alla Camera l’ 8 ottobre 2013 a prima firma Dell’Orco che non ha avuto risposta.
Coopsette ha da sempre uno stretto rapporti d’affari con Bianchini uno degli arrestati. Sono note le indagini del Tav di Firenze per quanto riguardo lo smaltimento inquinanti, tramite la controllata Coopsette Nodavia.
Sempre Coopsette ha affidato molti lavori alla Eco.Ge srl dei Mamone, legata al boss Carmelo Gullace (Ndrangheta) e colpita da interdittiva antimafia.
Inoltre alcuni lavori di ricostruzione post terremoto la Coopsette li ha affidati alla Bianchini Costruzioni srl, società che dall’indagine Aemilia risulterebbe avere rapporti con la cosca crotonese dei Grande Aracri.
Per combattere le mafie servono poi una nuova legge anti-corruzione che la maggioranza Renzi ha bloccato da maggio 2013, nuove norme sugli eco-reati in via d’arrivo al Senato grazie al contributo M5S, leggi per colpire il riciclaggio tramite le Vlt e contro il gioco d’azzardo, fino a norme per limitare l’autocertificazione dei certificati antimafia e per riservare più risorse a forze dell’ordine e magistratura.
C’è un filo rosso, quello della sottovalutazione e dell’indifferenza che lega le inchieste di Mafia Capitale con quelle in Emilia-Romagna. Per troppo tempo si è messa la testa sotto la sabbia. Per troppo tempo si è pensato che questo fenomeno fosse solo un problema del Sud e di persone del Sud. Le mafie sono ovunque: le mafie penetrano con la loro mentalità criminale da Nord a Sud tra persone del Nord come del Sud.
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