Scuola, sulle assunzioni dei docenti Renzi mentiva!

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Il piano di assunzioni per 150 mila insegnanti precari quasi certamente non si esaurirà a settembre 2015, ma verrà spalmato negli anni successivi. Dunque, non era vero quello che Renzi sbandierava il 3 settembre 2014, giorno del lancio della Buona Scuola, quando il presidente del Consiglio affermava che nell’anno scolatico 2015-2016 sarebbero stati assunti 150 mila insegnanti.

A parlare e a farsi belli si fa presto. Poi, quando bisogna andare al dunque, le cose troppo spesso cambiano. E così siamo passati dalle assunzioni “nel” 2015 al “dal” 2015.

Questo e altro lo abbiamo capito ieri, durante un lungo incontro con il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, nel corso del quale le abbiamo anche illustrato il nostro progetto sul reclutamento scolastico (tanto per rispondere subito a chi ci dice che non siamo propositivi o non ci confrontiamo): la proposta di legge a prima firma Silvia Chimienti.

Quello con Giannini è stato un confronto civile, a tutto campo, nel corso del quale abbiamo chiaramente capito che le assunzioni saranno spalmate in più anni. Non solo, il Miur sta ultimando il censimento degli iscritti nelle graduatorie ad esaurimento e questo è un provvedimento con il quale concordiamo – la stessa misura è contenuta anche nella nostra Pdl sul reclutamento docenti -. Ci sembra assurdo però che, a una settimana dal varo del Decreto sulla scuola, previsto per il 27 febbraio,il ministero non abbia ancora dati ufficiali.

Questo modo di fare frettoloso è la conseguenza di governo che, invece di procedere per gradi, lasciando al Parlamento il diritto di svolgere il suo ruolo legislativo, si muove a colpi di decreti. Renzi fissa una data nella quale lanciare il suo spot e gli altri, i suoi, tutti a corrergli dietro.

Durante l’incontro di ieri abbiamo notato da parte del Miur idee confuse anche sulla platea degli interessati al piano assunzioni: si sta riflettendo anche sulla possibilità di aprire agli abilitati delle graduatorie d’istituto con 36 mesi di servizio. Anche qui, troppa fretta e troppo poco tempo.

Per quanto ci riguarda, al ministro abbiamo  illustrato le caratteristiche della nostra proposta di legge, che prevede dal 2015 al 2020 un piano quinquennale di assunzioni dei circa 300 mila docenti in graduatoria ad esaurimento e abilitati delle graduatorie d’istituto – da realizzare tramite l’ampliamento degli organici – attraverso la cancellazione della norma Tremonti-Gelmini -, la fissazione del numero massimo di alunni per classe a 22, la reintroduzione del tempo pieno nella scuola primaria e incentivi al part-time per i docenti con più di 25 anni di anzianità di servizio. Poi, dal 2020, dovrebbe essere applicato un nuovo, rivoluzionario sistema di formazione e reclutamento, che impedisca il ricrearsi delle sacche di precariato.

Per essere portato a termine il nostro il provvedimento richiede  più anni rispetto alla Buona Scuola, ma coinvolge una platea più ampia di insegnanti oggi precari e risponde a un progetto più organico e strutturato.

Come spesso succede, fare le cose per bene richiede tempo. Quello che Renzi non intende perdere : lui i frutti li vuole raccogliere tutti e subito. Poi, domani, si vedrà.