Giustizia: “Nel ministero di Lupi ingerenze torbide”

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Roma, 27 febbraio 2015 – Le ultime notizie sulle presunte pressioni politiche ricevute dal giudice del lavoro Giuseppina Leo per aver accolto il ricorso del provveditore alle opere pubbliche Carlea contro la sospensione inflitta da Lupi, meritano un approfondimento e un’immediata verifica su quanto accaduto. Per questo il Movimento 5 Stelle ha presentato un’interrogazione (a prima firma Gianluca Vacca) al ministero della Giustizia e al ministero delle Infrastrutture per chiedere se i ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti riportati e, di conseguenza, intendano verificare se all’interno delle strutture ministeriali vi siano state iniziative volte a condizionare l’esito della sentenza del giudice Giuseppina Leo.
«Stiamo parlando quindi di esponenti governativi che avrebbero fatto pressioni su un giudice per condizionarne la sentenza: un fatto che se accertato sarebbe gravissimo e dai risvolti politici e penali molto pesanti», commenta Vacca.
«Carlea, dopo aver denunciato un appalto torbido che coinvolge i servizi segreti da un anno sta subendo un accanimento da parte del ministro Lupi che lo ha portato ad essere sospeso dall’incarico, cosa che Lupi invece continua a non fare con i moltissimi dirigenti ministeriali che sono coinvolti in provvedimenti giudiziari molto gravi per reati quali truffa, corruzione e abuso d’ufficio».